ROMA – “Non si capisce qual è la sua linea politica. Renzi è andato alleato con i Cinque stelle in molti Comuni, senza contare gli accordi con il forzista Miccichè in Sicilia”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il leader di Azione, Carlo Calenda. “Renzi sa che ci sono delle condizioni imprescindibili: in primo luogo che smetta di fare il businessman ed essere pagato da paesi stranieri, poi di farla finita con i tatticismi. Dopodiché, a parte queste battute sul palco, da lui non è mai arrivata una proposta seria di collaborazione”, aggiunge sottolineando di non credere alla nascita di un nuovo grande centro. “Credo alla necessità di un grande partito liberaldemocratico e riformista che porti avanti il modo di governare di Draghi. Una formazione che non nasce dalla fusione di qualche sigla parlamentare, ma da un profondo lavoro sul territorio. Oggi Azione è aperta a collaborare con i movimenti politici che condividono questa prospettiva: da +Europa a Base dell’ex leader Fim Bentivogli, comprese singole personalità civiche”.
(LaPresse)