Calenda: “Obiettivi di Azione? ‘Formula Ursula’ con Draghi”

Le parole del leader del movimento politico romano

Carlo Calenda (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

MILANO – “Dove ci collochiamo? Tutti ce lo chiedono. Il centro oppure il nuovo Ulivo? Nessuno dei due progetti ci appassiona”. A scriverlo in un intervento sul Corriere della Sera è Carlo Calenda, leader di Azione. “Ci piace Draghi perché è il contrario di quello che votiamo, leggiamo sui giornali, scriviamo sui social e vediamo in TV. Nessuno si domanda se Draghi sia di destra o di sinistra. Sappiamo che ha una matrice liberal socialista, riformista e pragmatica; e tanto basta. La politica trasfigurata da arte di governo a arte del rumore continua invece imperterrita a «posizionarsi», spostando continuamente il confine tra destra e sinistra a suo uso e consumo. Un esempio: prima del ballottaggio a Roma ero «il candidato della Lega», immediatamente dopo, quando servivano i voti presi dalla nostra lista, sono tornato ad essere parte del «campo largo» del centro sinistra. Sappiamo già che alla prossima tornata elettorale tutto tornerà come prima. Ci chiederanno di votare contro i fascisti o contro i traditori della patria. Siamo sempre lì”, prosegue Calenda.

“Ci chiedono ossessivamente «dove si colloca Azione»? Il centro con Renzi, Brugnaro e Toti? Oppure il nuovo Ulivo, Calenda, Letta, Conte, Grillo e Fratoianni. Nessuno dei due progetti ci appassiona. Dimentichiamo un fatto: sovranisti e populisti sono cresciuti anche perché hanno fatto politica. Sono andati a prendersi i voti sul territorio, elaborando e presentando un nuovo (detestabile) pensiero politico. Popolari, socialdemocratici, liberali e verdi sono rimasti fermi a barcamenarsi tra incoerenza e impotenza. Vecchi, polverosi, intimiditi e senza mai un guizzo. L’arrocco perpetuo ha finito per sottometterli a populisti e sovranisti”.

(LaPresse)

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