Roma, 23 mar. (LaPresse) – “Non possiamo decidere noi chi è il presidente della Camera o del Senato. Ma se si apre un ragionamento tra Tizio e Caio, e pensiamo che Tizio sia per tutti più di garanzia di Caio, allora dobbiamo incidere”. Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervistato dalla Repubblica.
“Io sono convinto che non ci siano le condizioni per fare alleanze, non ho particolari dubbi su questo. Però dico una cosa: non è neppure immaginabile che noi, con il nostro 20%, non partecipiamo alla dialettica parlamentare. Altrimenti tanto varrebbe non venire in Parlamento: che facciamo, ce ne stiamo a casa? – ha aggiunto – È chiaro che non possiamo decidere noi chi saranno i presidenti delle due Camere. Ma, se ci troviamo di fronte a due scelte, ed è possibile spingere di più nella direzione di una o dell’altra, ha senso provare a incidere. È sempre andata così, anche nella Prima Repubblica. In fondo, queste dinamiche si assomigliano. Tanto più se il Pd è all’opposizione”.