MILANO – La D.I.A. di Napoli ha notificato un’ordinanza di misure cautelari personali. Emessa dal Tribunale di Napoli, Ufficio GIP, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Nei confronti di undici persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo ed in concorso tra loro di concorrenza illecita. Anche trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento personale. Fatti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso e per aver favorito infatti il clan dei Casalesi, fazione Russo – Schiavone.
Il 9 luglio altro colpo al Clan dei casalesi: sei arresti tra Roma e la Campania
Nelle prime ore della mattina odierna a Roma, Villaricca (Napoli), Sant’Antimo (Napoli), Parete (Caserta) e San Marcellino (Napoli), a conclusione di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carabinieri di Aversa (Caserta) hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare. Emesse quindi dal gip di Napoli nei confronti di esponenti del clan camorristico dei casalesi, fazione Schiavone e Bidognetti. Ritenuti responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso e intestazione fittizia di beni al fine di eludere la normativa antiriciclaggio. Due degli arrestati, Enrico Verso, 56 anni, e Salvatore Fioravante, 46, sono infatti finiti in carcere. Due ai domiciliari (Antonio D’Abbronzo ed Eugenio Di Laura) e per gli altri due, Vincenzo Siano e Carlo Verdone, è stato disposto il divieto di dimora in Campania.
(LaPresse)