NAPOLI – Marco Di Lauro sta per essere trasferito dal carcere di Sassari a un centro di igiene mentale. Le condizioni di salute del figlio di ‘Ciruzzo o milionario’, fondatore del clan di via Cupa dell’Arco, a capo della cosca dopo gli arresti del padre e del fratello Cosimo, continuano a peggiorare. Secondo i ben informati, pare che ‘F4’ (così veniva indicato da Paolo Di Lauro nel registro dei pagamenti), sembrerebbe che il 44enne si sia chiuso in se stesso, rifiutando il sostengo dei medici del penitenziario e di chi gli è rimasto vicino dopo la cattura. Sembrerebbe che non abbia voluto nemmeno accettare la visita della madre Teresa D’Avanzo. Sei mesi fa la moglie di Paolo Di Lauro viaggiò sino a Sassari per incontrare il figlio, ma dovette tornare indietro senza avere avuto la possibilità di parlare con ‘F4’. Pare che Marco Di Lauro non abbia voluto. Stesso discorso per la fidanzata, che ogni mese si presenta in Sardegna per conoscere lo stato di salute del 44enne, latitante dal 2004 al 2019, periodo in cui il 44enne assunse la reggenza del clan. Anche la giovane è costretta ogni volta a tornare indietro senza avere avuto la possibilità di vedere il detenuto nella sala per i colloqui. Da quanto si apprende, Marco Di Lauro (nella foto) non intende più avere contatti con il mondo esterno. Il suo avvocato Gennaro Pecoraro, non riesce a parlarci da due anni. ‘F4’ è recluso al 41bis. Secondo la difesa, la capacità di intendere e di volere oggi è compromessa. Da qui la possibile richiesta di una nuova perizia sulle capacità cognitive del detenuto. L’avvocato Pecoraro valuterà una nuova istanza di verifica psichiatrica per accertare se Di Lauro possa stare in giudizio. Il 14 novembre scorso la richiesta del legale venne respinta con ‘F4’ ritenuto capace di capace di intendere e di volere. Ma le cose negli ultimi mesi sono cambiate al punto da rendere possibile il trasferimento di Marco Di Lauro in un centro di igiene mentale con conseguenze sui processi a suo carico. ‘F4’ venne catturato il 2 marzo 2019 dopo 15 anni di latitanza. A mettere gli investigatori sulle tracce del nascondiglio del boss fu Salvatore Tamburrino, che in quella stessa giornata si macchiò dell’uccisione dell’ex compagna Norina Matuozzo, uccisa nella sua abitazione di Melito. Tornando ai Di Lauro, una settimana fa venne arrestato di nuovo Vincenzo. Visto che Paolo e Marco Di Lauro sono rinchiusi al 41bis e visto che Cosimo è morto due anni fa, al momento la cosca si ritrova senza punti di riferimento.
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