Camorra a Soccavo: la scarcerazione di Scognamillo rompe gli equilibri nelle palazzine

Gli scenari delineati dagli inquirenti: il figlio Francesco tra un mese terminerà di scontare la pena ai domiciliari.

Francesco Scognamillo e Ciro Granillo
Francesco Scognamillo e Ciro Granillo

A Soccavo è successo di tutto. Scarcerato Daniele Scognamillo, il 42enne è considerato dalla procura un elemento di vertice dei Grimaldi.
La decisione del giudice era arrivata a novembre: la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura contro il verdetto del Riesame, che a luglio aveva respinto la richiesta di arresto per quattordici presunti affiliati alla cosca di Soccavo, tra cui Scognamillo e il figlio Francesco Scognamillo. Tutto scritto nelle argomentazioni dell’avvocato Giuseppe Perfetto.

Così Daniele Scognamillo è tornato a piede libero. Non è una notizia da poco – spiegano gli investigatori – ha ricadute sull’intera area flegrea. Non solo. Il figlio Francesco Scognamillo era stato arrestato nel quartiere Miano, perché sorpreso in un appartamento insieme ad altre tre persone, armate di pistola. Era stato condannato a quattro anni di reclusione in Appello. Il giudice aveva cancellato l’aggravante mafiosa e la pena era stata ridotta (anche lui difeso dall’avvocato Giuseppe Perfetto). Ora Francesco Scognamillo è ristretto ai domiciliari, ma gli manca un solo mese per terminare la pena e tornare libero.

La Procura intanto aveva lanciato più di un allarme poco tempo fa. Stando all’ipotesi degli inquirenti, i reduci del clan GrimaldiScognamillo, grazie al nuovo patto con gli Esposito di Bagnoli, erano pronti a reprimere i gruppi rivali attivi al rione Traiano, in particolare i Puccinelli-Petrone, il gruppo Vigilia, il gruppo Sorianiello e le paranze della “99”. E la questione potrebbe riproporsi a breve. Anche la latitanza di Ciro Granillo potrebbe aver risvolti in altri quartieri, come Fuorigrotta.

Nella zona flegrea da mesi è in corso una faida senza esclusione di colpi tra i Troncone e gli Esposito-Iadonisi. Gli scenari sono collegati a Soccavo, dove il quadro è molto liquido, con i Sorianiello della “99” di via Catone che a più riprese si sono riaffacciati sulla scena. Resta quindi da capire se il clan Grimaldi preferirà adesso mantenere un profilo basso, o ingranare la marcia alta, come sospettano le forze dell’ordine, complici le diverse scarcerazioni. Adesso possono contare sul fattore numerico.

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