Camorra, arrestato a Lucca Lionetti ‘O Zingarone’: deve scontare 7 condanne

Gli agenti della squadra mobile della questura di Lucca hanno arrestato questa mattina, in seguito ad un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bologna, Salvatore Lionetti detto 'O Zingarone

LUCCA – Gli agenti della squadra mobile della questura di Lucca hanno arrestato questa mattina, in seguito ad un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna, Salvatore Lionetti detto ‘O Zingarone, 42 anni, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta) e residente a Castelfranco Emilia. L’uomo finito in carcere, collegato al clan camorristico dei Casalesi, è stato fermato mentre si trovava a Lucca. Sono in corso indagini per accertare i motivi della presenza nella città toscana.

Le accuse

Nel provvedimento vengono cumulate sette sentenze definitive per vari reati. Reati che vanno dalla ricettazione, alla detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e estorsione aggravata dal metodo mafioso. I reati sono avvenuti nella zona di Castelfranco Emilia, Modena e Pavullo Frignano nel periodo tra il 2009 e il 2017. Salvatore Lionetti detto ‘O Zingarone deve scontare una pena definitiva di 12 anni, 5 mesi e 23 giorni di reclusione e deve pagare 10 mila euro di multa. Nel febbraio 2018 Salvatore Lionetti era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Pavullo (Modena) per tentata estorsione ai danni di un imprenditore.

Le condanne

Da anni trasferitosi in Emilia, in passato era rimasto ferito in una sparatoria nel centro di Castelfranco Emilia, altro comune del Modenese. Qui era rimasto coinvolto in un giro di estorsioni legate al clan dei Casalesi. Nell’ottobre 2015 venne condannato in primo grado a Modena a 5 anni e 4 mesi per reati compiuti nel 2010. Ciò nell’ambito delle indagini su un gruppo in cui le figure di spicco erano Alfonso Perrone detto ‘O Pazzo e il suo braccio destro Sigismondo Di Puorto, uno dei boss dei Casalesi. Lionetti, peraltro nel 2011, mentre era già in carcere per altri fatti, ricevette un’altra ordinanza di custodia cautelare relativa ad un’indagine della Guardia di Finanza che stroncò una banda. Banda collegata ancora al clan dei Casalesi, che svolgeva attività illegale di recupero crediti.

LaPresse

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