MILANO – Armi pronte a far fuoco: pistole, fucili a pompa e anche una bomba a mano M52 risalente alla guerra nella ex Jugoslavia, munizioni destinate a un kalashnikov. In sette sono finiti in manette, nell’ambito di un blitz dei carabinieri che hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nell’area a nord del capoluogo partenopeo, Frattaminore.
L’accusa per tutti è di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni da sparo e ricettazione, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
Alcune delle armi trovate e poste sotto sequestro, secondo le indagini, sarebbero state pronte per essere utilizzate nell’ambito della attuale faida che, nella zona, vede contrapporsi diversi clan di camorra per l’egemonia del territorio dell’hinterland partenopeo.
La indagini sono nate nello scorso mese di gennaio a seguito di alcuni episodi, legati alla criminalità organizzata, avvenuti a Frattamaggiore, Frattaminore e Arzano. Episodi che hanno permesso, spiegano gli investigatori, “di evidenziare l’operatività di un gruppo criminale, organizzato e strutturato, che controlla le attività illecite nel Comune di Frattaminore, soprattutto nel mercato della cessione delle sostanze stupefacenti con la gestione di una fiorente piazza di spaccio”.
Il sodalizio, per come accertato, spiegano i carabinieri, ha dimostrato di avere anche disponibilità di armi di vario genere, alcune delle quali rinvenute e poste sotto sequestro nel corso delle indagini, pronte per essere usate nelle faide in corso nell’area a nord di Napoli.
Nelle operazioni precedenti che hanno portato agli arresti di oggi, i carabinieri della compagnia di Giugliano e della stazione di Frattamaggiore, insieme con quelli del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e del Nucleo Cinofili, hanno presidiato le città alle porte di Napoli con perquisizioni e posti di blocco. Centinaia di persone sono state identificate, altrettanti i veicoli ispezionati.
E ancora: tra le palazzine delle case popolari, nascoste sotto il marmo del davanzale delle scale condominiali, sono state rinvenute due pistole: una Ruger 357 magnum con 6 proiettili nel tamburo e una Tanfoglio calibro 9×21 mm con 12 colpi nel serbatoio. Erano nascoste nel vano ascensore di un secondo edificio 53 grammi di crack e 19 dosi di marijuana.
di Laura Pirone