CASAL DI PRINCIPE – E’ un intreccio di parentele e affari illeciti a legare, sostengono i carabinieri di Aversa, la cosca Bidognetti al clan Stabile attivo a Chiaiano, a Napoli. E a legare familiarmente queste due aree criminali sono le donne Carrino. Ieri abbiamo già scritto dell’avvicinamento registrato dai carabinieri tra Giuseppe Carrano, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Nappello, che si muove nella zona di Miano, e Nicola Sergio Kader, luogotenente del clan dei Casalesi sul Litorale domizio. A mettere in contatto i due, almeno in un caso, è stata la pentita Anna Carrino, ex compagna del boss Francesco Bidognetti, zia di Carrano e della moglie di Kader, Francesca.
Oggi, invece, come detto, affrontiamo, seguendo quanto raccolto dai carabinieri, le connessioni tra gli Stabile e i Bidognetti. E se c’è intesa tra le due fazioni, come detto, è anche per elementi di consanguineità. Salvatore Stabile, oggi 58enne, per gli investigatori reggente dell’omonimo gruppo che si muove tra Chiaiano e Piscinola, è il marito di Emiliana Carrino, sorella di Anna. E quest’ultima, con il telefono sotto controllo, è stata ascoltata mentre il 15 novembre 2020 parlava con l’altra sorella, Rosalba, della sparatoria che c’era stata in via Ianfolla: un atto intimidatorio che rappresentava, secondo la pentita, un avvertimento proprio al cognato Salvatore da parte di un clan rivale. E il nipote Antonio, aggiunge l’ex compagna di Bidognetti, temendo per la sua incolumità, si era rifugiato a Castelvolturno da Nicola Sergio Kader (dal marito della cugina – tutto in famiglia).
Della sparatoria a Napoli, la pentita parla pure con un’altra donna di Qualiano lo stesso giorno: “Ieri hanno sparato fuori le porte del marito di Emiliana. Sono andati nel rione Donguanella dove abita mamma. Un avvertimento per dirgli: lì comandiamo noi”. A seguito di questi episodi, Giovanni Stabile, altro figlio di Salvatore, si trasferì con la madre Emiliana Carrino a Villaricca. I carabinieri ritengono che Antonio Stabile e suo fratello Giovanni siano passati in quel periodo attivamente nelle fila dei Bidognetti, compagine ora guidata, con Cicciotto ‘e mezzanotte condannato all’ergastolo, dal loro cugino Gianluca (figlio di Anna Carrino).
I militari dell’Arma, a dimostrazione di questa presunta commistione criminale, sostengono che Antonio Stabile, quando Kader venne arrestato, avrebbe aiutato la cugina, Francesca Carrino (consorte di Kader) nella gestione delle attività illegali e anche a riscuotere le estorsioni. L’indagine che ha documentato i contatti tra Casalesi e partenopei lo scorso dicembre ha fatto scattare complessivamente 26 condanne: Giovanni e Antonio Stabile hanno incassato 5 anni di reclusione a testa, 11 anni, invece, Kader. Francesca Carrino è stata assolta. Non sono coinvolte in questa inchiesta, invece, Anna Carrino e le sue sorelle.
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