Camorra casertana, stangata ai nuovi Casalesi: 26 condanne LE FOTO

CASAL DI PRINCIPE – Ventisei condanne per 187 anni complessivi e tre assoluzioni con il rito abbreviato; dinanzi al giudice Nicoletta Campanaro del tribunale di Napoli, nella loro requisitoria i sostituti procuratori della Dda di Napoli Graziella Arlomede, Vincenzo Ranieri, Maurizio Giordano e Fabrizio Vanorio avevano chiesto condanne per tutti gli imputati per 250 anni totali di condanna. Agli indagati, a vario titolo sono contestati oltre al reato associativo, reati fine quali estorsioni in danno di numerosi operatori commerciali (al fine di piegarne la volontà, un imprenditore sarebbe stato ferito alle gambe da colpi d’arma da fuoco), traffico di sostanze stupefacenti e contestuale controllo dell’attività di cessione di droga realizzato da terzi soggetti, che sarebbero stati costretti a versare denaro a esponenti del clan per garantirsi la gestione delle piazze di spaccio secondo quanto ricostruito dai magistrati antimafia partenopei. Queste le condanne: Nicola Sergio Kader 11 anni, 12 a Nicola Garofalo, 5 anni e 4 mesi a Antonio Lanza,11 a Giosuè Fioretto, 5 anni e 4 mesi a Giacomo D’Aniello, 5 a testa per Giovanni e Antonio Stabile; 12 per Gianluca Bidognetti, figlio di Cicciotto ‘e mezzanotte; 4 a Vincenzo D’Angelo detto biscottino; 8 a testa per Federico Barrino e Francesco Cerullo; 4 a Katia Bidognetti, sorella di Gianluca; 8 a Agostino Fabozzo, 5 a Marco Alfiero, 5 a Clemente Tesone, 13 a Giovanni Della Corte detto Cucchione; 10 a Franco Bianco detto Musullin, 5 a Onorato Falco, 8 a Giuseppe Di Tella, 9 anni e 4 mesi a Giuseppe Granata, 4 a Felice Di Lorenzo, 7 anni e 8 mesi a Francesco Sagliano, 4 a Francesco Barbato e 4 a Luigi Mandato, 4 a Carlo D’Angiolella e 4 a Teresa Bidognetti. Assolte Francesca Carrino, Emiliana Carrino e Annalisa Carrano; per ognuna delle tre imputate il pm aveva chiesto invece la condanna a quattro anni. La sentenza giunge a poco più di un anno dal maxiblitz del 22 novembre del 2022 eseguito dai carabinieri. Atteso il deposito delle motivazioni della sentenza per il ricorso in Appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome