Camorra, il boss Mezzero rischia 16 anni. Invocati dalla Dda 15 anni per il suo braccio destro Grasso e 11 per il nipote Michele

2324

CASAL DI PRINCIPE – A ottobre gli arresti, a marzo il via libera al giudizio immediato, e nelle scorse ore è arrivata la requisitoria del
pubblico ministero Vincenzo Ranieri: sono gli effetti dell’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta sul boss
Antonio Mezzero e sul suo ritorno alle attività criminali non appena, nel 2022, era tornato in libertà (dopo aver trascorso in carcere circa 25
anni). Riallacciando i rapporti con altri mafiosi delle varie fazioni del clan dei Casalesi (Schiavone e Zagaria), secondo la tesi della Dda,
Mezzero, era tornato a delinquere. Un ritorno alla vita mafiosa che avrebbe concretizzato sfruttando persone a lui vicine, tra cui due nipoti.
Ma le azioni criminali sono state bloccate e disinnescate rapidamente dai militari dell’Arma.

Il pm Ranieri, a conclusione della sua requisitoria, ha proposto 16 anni per Antonio Mezzero e 15 anni per quello che viene considerato il suo ‘braccio operativo’, Davide Grasso di S. Maria La Fossa. Undici anni è invece la richiesta di condanna per Michele Mezzero, nipote di Antonio. Sette anni per Carlo Bianco, di Casal di Principe; 6 anni a testa per Pietro Di Marta e Andri Spahiu; 5 anni per Pietro Zippo; e 7 anni e mezzo per Pasquale Natale. Erano pronti a evitare il dibattimento anche Alessandro Mezzero, altro nipote del boss Antonio, e Giovanni Diana, cognato di Salvatore Nobis Scintilla (braccio destro di Michele Zagaria): avevano chiesto il rito abbreviato condizionato all’interrogatorio di un testimone da loro indicato. Incassato il ‘no’ del giudice Antonino Santoro del Tribunale di Napoli, hanno scelto che le loro posizioni fossero affrontate – con rito ordinario dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, inserendosi nel procedimento che vede coinvolti altri due imputati coinvolti nell’inchiesta sul boss Mezzero.

Chi sono? Giuseppe Diana, di San Cipriano d’Aversa, e Vincenzo Addario. Antonio Mezzero, originario di Brezza (frazione di Grazzanise) ma trasferitosi a Santa Maria Capua Vetere, i suoi nipoti Michele (detto ’o Malese, di Grazzanise) e Alessandro (residente a S. Maria C.V.), Grasso e Diana (originario di Casal di Principe, ma con interessi nella zona di Sant’Andrea del Pizzone) sono accusati di associazione mafiosa. Carlo Bianco, 40enne di Casal di Principe, ritenuto vicino al gruppo di Michele Zagaria, risponde, invece, in concorso con Antonio e Michele Mezzero, di estorsione ai danni di due imprenditori impegnati nella compravendita di un capannone nell’Agro caleno. Giuseppe Diana è a giudizio con l’ accusa di tentata estorsione al titolare di un autolavaggio, insieme ad Alessandro Mezzero, al boss Antonio e ad Addario.

Quest’ultimo risponde anche di estorsione in concorso con Grasso e i Mezzero ai danni del gestore di una bisca. Ancora una tentata estorsione è la contestazione che ha portato in aula Pietro Di Marta, 61enne di Vitulazio, Andri Spahiu, 25enne di Capua, Pasquale Natale, 65enne di Bellona, e Pietro Zippo, 64enne di Vitulazio. In concorso con Grasso, avrebbero minacciato una coppia affinché lasciasse un immobile a Bellona, di proprietà di Zippo, arrivando anche a incendiare una loro vettura (con- dotta attribuita a Grasso, Di Marta, Natale e Spahiu). A Grasso e Natale viene contestata anche la detenzione illegale di una pistola. Il fossataro, inoltre, risponde di ricettazione e di un tentativo di estorsione a danno di pusher di Grazzanise (aspetto dell’indagine seguito dai carabinieri della locale sta- zione).

Si torna in aula a settembre per le arringhe dei legali. Nel collegio difensivo degli imputati (da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile) figurano gli avvocati Angelo Santoro, Pasquale Diana, Paolo Di Furia, Raffaele Russo, Carlo De
Stavola, Saverio Campana, Paolo Caterino, Camillo Irace, Claudio Sgambato, Dario Di Nardo, Alberto Martucci, Guido Forillo, Angelo Raucci, Nello Sgambato e Stefano Vaiano.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome