CASERTA – Le mani del clan dei Casalesi sugli appalti per i servizi della rete ferroviaria e per la pavimentazione stradale. È questo il fulcro di un’inchiesta che è culminata questa mattina con l’esecuzione di 35 misure cautelari fra Caserta, Napoli, Bari, Roma e Lecco. Sono ritenuti vicini alla cosca criminale legata al boss Francesco a Schiavone detto ‘Sandokan’, accusati a vario titolo di estorsione, intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione e riciclaggio, con l’aggravante della agevolazione mafiosa. In 17 sono finiti dietro le sbarre, altrettanti ai domiciliari. Per un soggetto, invece, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sequestrati beni per 50 milioni di euro.
(LaPresse)