Napoli (LaPresse) – Blitz della polizia di Napoli, alle prime luci dell’alba nel quartiere Ponticelli della città. Gli agenti stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Nei confronti di un agguerrito e pericoloso sodalizio criminale riconducibile al gruppo Minichini. Ritenuto quindi responsabile di attività criminali legate a rapine ed estorsioni, aggravate dal metodo mafioso.
Un mese fa retata contro il clan Sarno
Lo scorso 10 ottobre a Napoli e provincia i carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 14 indagati (13 in carcere e uno ai domiciliari), ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di spaccio di stupefacenti, possesso di documenti di identità falsi e lesioni aggravate, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. L’indagine si è articolata in attività tecniche classiche di investigazione i cui esiti sono stati avvalorati anche dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia.
L’indagine trae origine dall’omicidio del pusher Gianluca Cardicelli avvenuto la sera del 9 gennaio 2017 a Ponticelli e ha consentito di raccogliere gravi indizi sull’appartenenza degli indagati a una complessa associazione a delinquere di tipo mafioso operativa in quel rione e denominata Casella, articolazione del disciolto clan Sarno.