NAPOLI – Silvio Berlusconi ha commissariato Fi in Campania. Domenico De Siano non è più coordinatore regionale, a guidare il partito d’ora in avanti sarà l’eurodeputato Fulvio Martusciello. Un cambio al vertice che era nell’aria da tempo e che trova realizzazione in vista delle Politiche che vedranno ricandidato, in posizione ‘blindata’, proprio De Siano. “Lavoreremo insieme come abbiamo sempre fatto – ha detto l’europarlamentare che pare aver dimenticato tutte le volte in cui ha chiesto al ‘cavaliere’ di defenestrare l’ormai ex coordinatore – perché questa unità ci ha permesso di ottenere importanti successi elettorali. Con De Siano c’è un rapporto di collaborazione politica sincera e fruttuosa, che ci farà raccogliere importanti risultati anche il 25 settembre”. Parole di circostanza, invece, quelle usate da De Siano. “Come ci ha chiesto il presidente Berlusconi – ha sostenuto – lavoreremo insieme per riconfermare la leadership di Fi nella coalizione”. Il commissariamento garantisce la ricandidatura al senatore, ma che fine fanno gli azzurri che per anni hanno fatto parte del suo cerchio magico? Stando a fonti di partito, De Siano, facendo un passo indietro, avrebbe chiesto garanzie di ricandidatura per Antonio Pentangelo, Carlo Sarro e il ‘discusso’ Luigi Cesaro. Le sorti dei tre parlamentari uscenti non sono chiare. Ma vista la carenza di persone da inserire in lista, per loro potrebbero esserci buone possibilità. Perché se da un lato è vero che con la defezione del ministro Mara Carfagna e di Paolo Russo e Gigi Casciello, che hanno deciso di aderire ad Azione di Carlo Calenda, si sono liberate delle caselle, è pur vero che considerati i tanti addii al partito portatori di voto ne sono rimasti pochi. In lista potrebbero trovare spazio il capo dell’opposizione in consiglio regionale Stefano Caldoro che non ha mai nascosto il desiderio di tornare in Parlamento e con lui Ermanno Russo che alle ultime Regionali ha mancato la rielezione. Un posto in squadra potrebbero trovarlo anche Franco Silvestro e Salvatore Guangi già proposto alle suppletive del 2020. Intanto ieri, c’è stato un incontro tra i partiti della coalizione destrorsa per ragionare sulle ‘spartizioni’ nei collegi, un tavolo a cui ha partecipato anche Italia al Centro, il partito di Giovanni Toti (che in Campania conta il consigliere regionale Raffaele Pisacane, in maggioranza con Vincenzo De Luca). Ad oggi è difficile per il centrodestra mettere insieme le tessere del puzzle delle candidature nei collegi uninominali. Per l’incastro giusto si aspetta che il centrosinistra definisca le alleanze. Intanto ogni partito elabora la propria strategia. Per la Lega conta riconfermare la senatrice Pina Castiello e il deputato Gianluca Cantalamessa. Per quanto riguarda Fdi, la leader Giorgia Meloni sembra voler ripercorrere il sentiero già battuto che vedrebbe candidati tutti i dirigenti di partito. Il primo obiettivo è portare a rielezione gli uscenti. Il secondo ottenere un risultato che sia in linea col trend nazionale che al momento vede Fdi, almeno sulla carta, come primo partito.