Campania ‘gialla’, ma è caos vaccini

Il declassamento non è arrivato, intanto alla Mostra d’Oltremare le regole sul distanziamento per le inoculazioni vengono violate

I timori dei giorni scorsi si sono rivelati eccessivi: la Campania, come era trapelato nelle ultime ore, resta in zona gialla anche la settimana prossima e quindi i locali potranno proseguire l’attività e non ci saranno divieti per gli spostamenti. Un esito auspicato dalla categoria della ristorazione, che rischiava di dover richiudere appena dopo la riapertura, con un clima complessivamente mite e il permesso di servire all’esterno che consente a molti locali (non a tutti) di poter lavorare e rientrare nelle spese. Purtroppo, anche ieri si sono verificate le consuete file alla Mostra d’oltremare per le vaccinazioni, senza nessun distanziamento fra i cittadini.
In base ai dati dell’Istituto superiore di Sanità, l’indice di contagio (Rt) è sotto il valore di 1 precisamente 0,95 (0,92-0,97) con una valutazione d’impatto e una classificazione complessiva di rischio  basse.

Nella settimana che sta per concludersi, in Campania ci sono stati molti nuovi casi, ma la situazione degli ospedali non preoccupa, né per i posti letto occupati in Terapia intensiva, né per quelli di degenza ordinaria.

C’è intanto da segnalare una variazione nelle modalità di somministrazione dei vaccini: da lunedì la seconda dose di Pfizer e Moderna in Campania sarà iniettata con un intervallo doppio dopo la prima, 42 giorni e non 21. Va comunque chiarito che chi già ha ricevuto la prima dose o la riceverà fra oggi e domani avrà la seconda inoculazione dopo i 21 giorni canonici: diversamente, la procedura si complicherebbe troppo.

Il Comitato tecnico scientifico dichiara che “la somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima non inficia l’efficacia della risposta immunitaria”, dal momento che “la prima somministrazione di entrambi i vaccini a Rna conferisce già efficace protezione” rispetto allo sviluppo di patologia Covid-19 grave in un’elevata percentuale di casi”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome