Campobasso: violenza sessuale, misura restrittiva ad amministratore

Un amministratore pubblico di un piccolo comune in provincia di Isernia è stato raggiunto da un provvedimento del Gip di Campobasso su richiesta della Procura con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una giovane donna che voleva troncare la relazione con l'indagato e dai suoi familiari

Foto Michele Nucci/LaPresse 27 Aprile 2021 Bologna, Italia - generiche archivio - nella foto: Controlli di routine e pattuglia Carabinieri in centro storico Photo Michele Nucci/LaPresse - Bologna, Italy April 27, 2021 - generic image archive - Carabinieri routine checks and patrol in the historic center

CAMPOBASSO – Un amministratore pubblico di un piccolo comune in provincia di Isernia è stato raggiunto da un provvedimento del Gip di Campobasso su richiesta della Procura con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una giovane donna che voleva troncare la relazione con l’indagato e dai suoi familiari. I carabinieri della stazione di Torella del Sannio Campobasso hanno notificato l’ordinanza cautelare in seguito a indagini, corroborate da messaggi vocali e chat sullo smartphone, dalle quali è stato accertato come l’uomo, che aveva avuta una relazione con una donna di 20 anni più giovane, fidanzata, avesse usato violenza fisica e sessuale nei suoi confronti. L’uomo, che ricopre un ruolo elettivo ed è iscritto all’albo delle Guardie Ecologiche, non accettava la fine della storia decisa dalla donna e avrebbe intrapreso azioni persecutorie persecuzione che, ricostruisce il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso Nicola D’Angelo, “in breve si è trasformata in soggiogazione, con comportamenti morbosi e costrizioni malgrado la denuncia presentata ai Carabinieri”.

La ragazza sarebbe stata costretta per mesi a mostragli il telefonino, facendogli leggere le chat e i messaggi, a troncare tutte le sue amicizie e a subire ripetutamene violenza fisica e sessuale, con rapporti contro la sua volontà. L’uomo ha minacciato più volte il suicidio se lei avesse troncato la relazione. I carabinieri lo hanno perquisito trovandolo in possesso di una roncola e di un vanghetto, sequestrati. Atti persecutori, violenza privata e violenza sessuale i reati contestati. “Le aggressioni e le intimidazioni costituiscono un fenomeno in forte espansione – dichiara ancora il procuratore Nicola D’Angelo – nei confronti dei quali la magistratura e le forze dell’ordine stanno intraprendendo tutte le iniziative possibili con l’obiettivo di prevenirlo e contrastarlo”.

(LaPresse)

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