MILANO – Quello con Cannes è un rapporto speciale e, a vent’anni esatti di distanza dalla Palma d’Oro per ‘La stanza del figlio’, Nanni Moretti ha deciso di presentare proprio alla 74esima edizione del festival il suo atteso ‘Tre piani’. Moretti torna sulla Croisette per l’ottava volta da regista, unico film italiano tra i 24 in concorso. Prodotto da Sacher Film e Fandango con Rai Cinema e Le Pacte, sarà nei cinema italiani dal 23 settembre con 01 Distribution. La sceneggiatura, che Moretti firma con Federica Pontremoli e Valia Santella, è ispirata all’omonimo libro dell’israeliano Eshkol Nevo e ambientata a Roma anzichè Tel Aviv.
Tre famiglie vivono in un palazzo alla periferia della capitale. Tra loro ci sono Lucio, un padre preoccupato per la figlia di sette anni, Monica, una futura mamma consumata dalla solitudine, e Andrea, un ventenne la cui vita viene stravolta dopo una notte di ubriachezza. In questa galleria di personaggi, interpretati da alcuni tra i più blasonati attori nostrani, come Margherita Buy, Alba Rohrwacher e Riccardo Scarmacio, Nanni Moretti è Vittorio, un giudice che non è più compreso dal figlio e non lo capisce più. Ritratti di inquietudini e crepe della borghesia italiana, dove la dimensione personale diventa emblematica di quella sociale più generale.
Uno sguardo diverso dal più intimo ‘Mia madre’ del 2015, dove Moretti si era messo a nudo attraverso i suoi personaggi. Poi, tre anni fa, il ‘passo laterale’ con il documentario ‘Santiago’ (2018). Fino alla scelta di un soggetto non originale. La corsa per la Palma d’oro che la giuria, presieduta da Spike Lee, dovrà decidere a chi attribuire non sarà facile. Dallo ‘scandaloso’ ‘Benedetta’ dell’olandese Paul Verhoeven al cast stellare di ‘The French Dispatch’ di Wes Anderson, a ‘Tout s’est bien passé’ di un habitué di Cannes come François Ozon o ‘Flag Day’ di Sean Penn con la figlia Dylan.
Di Silvia Caprioglio