Cantalamessa: parlare di nomi è prematuro, neanche la coalizione è definita

Il deputato Gianluca Cantalamessa insieme al ministro Matteo Salvini
Il deputato Gianluca Cantalamessa insieme al ministro Matteo Salvini

NAPOLI – Il centrodestra campano si prepara ad affrontare i prossimi appuntamenti elettorali tentando di mascherare i malumori interni. In Forza Italia è guerra aperta per la leadership. In Fdi si lavora a includere per superare la soglia del 4% alle europee tra altrettanti malumori interni legati all’accordo chiuso con Raffaele Fitto. E poi c’è la Lega, che continua a crescere in gradimento e che pensa al futuro in modo nuovo. A parlare con Cronache di ciò che aspetta i salviniani, tenendo conto dei prossimi due appuntamenti elettorali, è il deputato e coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa.

La Lega è diventata, in pochi mesi, il primo partito di centrodestra anche in Campania. Le Europee saranno il vero banco di prova? 

Di più. Sono la madre di tutte le battaglie visto che sono le direttive dell’Unione Europea ad impattare sulla vita di tutti i cittadini. E’ chiaro che è a quelle elezioni che andremo a riscrivere il futuro della nostra terra e dei nostri figli. I campani della Lega avranno nella lista del Carroccio sicuramente un peso determinante e i nomi li sceglieremo a gennaio.

In che senso un peso determinante? 

Sia numericamente che in termini di preferenze considerata la simpatia sempre crescente della Lega qui in Campania.

Dall’esito delle Europee dipenderanno molte scelte per le Regionali…

Con il centrodestra condividiamo valori e idee, ma le elezioni sono l’esame mentre la politica è lo studio. Noi leghisti ci stiamo preoccupando di arrivare preparati all’esame, poi saranno i cittadini a dire se abbiamo studiato bene o no. Parlare di eventuali alleanze per le Regionali prima delle Europee è sicuramente prematuro perché in quella occasione si dovrà prendere atto di come sono mutate le idee dei cittadini. Oggi parlare di eventuali alleanze ed eventuali accordi per il 2020 è prematuro.

Eppure Forza Italia scalpita. Qualche nome è pure venuto già fuori, come quello di Mara Carfagna…

La stimo dal punto di vista personale, ma è chiaro che vanno fatti ragionamenti sul piano nazionale. Bisogna capire se l’alleanza di centrodestra resterà in piedi e in che misura perché le Europee cambieranno le proporzioni tra eventuali accordi. Bisognerà ragionare su quali Regioni vanno a uno e quali a un altro e, solo alla fine, nell’ambito di quell’attribuzione, indicare i nomi. Trovo ci siano troppe variabili per parlarne già adesso. E’ prematuro parlare già di un’alleanza di centrodestra, figuriamoci di un nome.

Non tiene in considerazione la possibilità che la Lega possa fallire alle Europee? Parla come se fosse scontato che v’imporrete su Forza Italia. 

Abbiamo l’onore e l’onere delle attese delle speranze di migliaia di cittadini che in Campania si stanno avvicinando alla Lega. E’ chiaro che c’è una grossa aspettativa su di noi che ci stiamo consolidando e ampliando in maniera molto attenta. Non vogliamo che entrino persone che tentino di utilizzarci solo come un tram o peggio ancora di persone di dubbia moralità.

Ci vuole un test per prendere la tessera della Lega?

È chiaro che quando un partito passa dall’uno al 20% in pochi mesi si vieni presi d’assalto, ma è nostro interesse, a cominciare da Matteo Salvini per finire all’ultimo dei militanti, mantenere il partito il quanto più vicino alle persone che tutte le mattine vanno al lavoro o lo cercano e non riescono a trovarlo. Tenendo lontani i delinquenti e lo dico anche da capogruppo in commissione Antimafia. Laddove entrassero persone pulite, ma che rappresentano mondi opachi, bisognerà cacciarli fuori immediatamente, ma ad oggi non è successo.

Cosa sta facendo la Lega per il Sud? 

Abbiamo appena brindato alla nascita della Scuola di Alta formazione meridionale, la prima che aprirà a Napoli per volontà della Lega con un finanziamento di 50 milioni di euro. Questo farà sì che i migliori cervelli del Sud non saranno più obbligati ad emigrare al nord per trovare scuole formative di eccellenza. Ed è della Lega l’iniziativa di esporre, per la prima volta al Parlamento Europeo, il presepe di San Gregorio Armeno. Questi due esempi, uno che riguarda il passato e l’altro il futuro, danno il senso di quanto la Lega voglia puntare sulla rinascita nel rispetto delle tradizioni della nostra terra.

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