Il 6 e 7 ottobre le elezioni dei due magistrati che si sono dimessi dal Csm. Ad indirle è stato il presidente Sergio Mattarella in qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura.
La sostituzione dei togati, ha spiegato il Colle, rappresenta il primo passo per restituire alla magistratura “indipendenza e prestigio”.
Al centro del caso che ha portato il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio a produrre l’atto di incolpazione a carico di cinque togati del Csm c’è l’ex ministro Luca Lotti: il politico renziano, coinvolto nell’inchiesta Consip, sostiene il pg, ha contribuito “alla scelta del futuro dirigente dell’ufficio di procura deputato a sostenere l’accusa nei suoi confronti”.
Prima di Lepre avevano dato le dimissioni Luigi Spina di Unicost (il primo giugno) e Gianluigi Morlini (che ha lasciato il Csm ieri).