NIGERIA – Problemi logistici e organizzativi. Con questa motivazione il presidente del Comitato elettorale nazionale indipendente della Nigeria Mahmood Yakubu ha annunciato un rinvio del voto di una settimana. Una decisione particolare e strana perché arrivata a poche ore dall’apertura dei seggi.
Le elezioni in Nigeria rimandate di sette giorni
Si sarebbe dovuto votare per le presidenziali e per rinnovare l’Assemblea nazionale. Ma è arrivato lo stop che ha fatto slittare tutto di una settimana. E sono scoppiate le polemiche.
I due principali partiti politici, il Congresso di tutti i Progressisti e il Partito Democratico Popolare, si sono infatti accusati a vicenda di voler pilotare le urne.
I dubbi restano anche perché lo stesso Yakubu ha lasciato ampi margini di interpretazione sulla vicenda senza fornire dunque particolari dettagli. Nelle ultime settimane particolari sentori negativi si erano già avuti dal punto di vista dell’organizzazione oltre che dei disordini verificatisi in alcuni seggi elettorali.
Scontri e atti di vandalismo prima del giorno della votazione
Oltre a questo i sostenitori delle opposte fazioni si erano più volte scontrati per strada e in alcune circostanze c’erano stati anche numerosi feriti.
La tensione è tanta anche perché la Nigeria da sempre, pur rappresentando uno dei Paesi africani più grandi e popolati, continua a scontrarsi con seri problemi di corruzione e sicurezza. L’economia del territorio stenta a svilupparsi.
E questo rinvio probabilmente non farà altro che alimentare dubbi sulla correttezza del sistema politico locale lasciando la popolazione molto distante dalle istituzioni. Anche perché non è la prima volta che le elezioni vengono rinviate. Era già successo nel 2011 e nel 2015. Quattro anni fa il governo decise addirittura di chiudere i confini. L’obiettivo era evitare l’ingresso nel Paese di alcune persone che avrebbero poi votato pur non avendone diritto. Ecco perché sarà una settimana ad alta tensione, con la speranza che la data del prossimo 23 febbraio possa essere rispettata.