Caos nomine, magistrati autosospesi dal Csm: “Vergognosa campagna dei media”

"La richiesta di dimissioni avanzata nei nostri confronti dall'odierno consiglio direttivo centrale dell'Anm è priva di fondamento e basata solo su articoli di stampa".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – “La richiesta di dimissioni avanzata nei nostri confronti dall’odierno consiglio direttivo centrale dell’Anm è priva di fondamento e basata solo su articoli di stampa”. Così in una nota i tre consiglieri togati di Magistratura indipendente Antonio Lepre, Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli che si sono autosospesi dal Csm a seguito dello scandalo nomine. “Avevamo deciso di intervenire solo all’esito del doveroso percorso istituzionale in rispetto del quale abbiamo deciso di astenerci dalle ordinarie attività consiliari, confidando nel segreto istruttorio. Pare evidente che oramai era necessario fornire la nostra spiegazione – aggiungono -. Ovviamente, ci riserviamo di tutelare la nostra onorabilità nelle sedi competenti a fronte di questa vergognosa campagna stampa”.

Il comunicato


“Leggiamo sconcertati quanto scritto da due importanti quotidiani”. Così scrivono i tre magistrati che aggiungono: “Nessuno dei consiglieri sapeva che sarebbe venuto il deputato Lotti, il quale all’improvviso si è palesato a tutti noi”. “Nessuna nostra attività consiliare, come singoli e gruppo, è stata mai influenzata dall’esterno. Inoltre nessuno sviamento della funzione vi è stato, come inequivocabilmente dimostrano i numeri da cui si evince quasi l’unanimità e la eterogeneità della composizione delle minoranze di volta in volta formatesi – proseguono – su un totale di 30 direttivi vi sono state ben 27 proposte uniche, 2 proposte doppie e una proposta tripla; su un totale di 40 semidirettivi vi sono state ben 30 proposte uniche, 9 doppie proposte e una proposta tripla (appunto Procura Roma)”.

LaPresse

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