ROMA – “Nessuno getti fango su di me. Nei confronti di chi lo fa, prenderò iniziative legali. Mai ho fatto invasioni di campo indebite e sempre ho rispettato l’autonomia della magistratura. Nei quattro anni in cui sono stato al governo, ho rispettato in modo rigoroso l’autonomia del Csm, astenendomi da qualsiasi ingerenza nel suo funzionamento”. Lo dice l’ex Guardasigilli, Andrea Orlando, in un’intervista a Repubblica.
Secondo Orlando nell’inchiesta in corso cui sono due questioni distinte. “La prima riguarda la discrezionalità del Csm nell’assumere delle decisioni, che io giudico eccessiva, perciò occorre una riforma che la riduca. E la seconda riguarda come questa discrezionalità viene esercitata. E su questo sono d’accordo con Zingaretti: la politica può interloquire con il Csm ma non può né deve occuparsi delle maggioranze interne, se questo è avvenuto”, spiega.
“Se Lotti ha fatto bene ad autosospendersi? “Una decisione che non commento. Ma premetto. So come possano essere fuorvianti frammenti pubblicati di intercettazioni dove emergano alcuni elementi e non altri, tanto che avevo portato avanti una riforma delle intercettazioni. Essendo questo un caso politico, l’unica strada è il dibattito per ricostruire ciò che è avvenuto. Perciò ho chiesto a Delrio che se ne discuta nel gruppo parlamentare dem. Se ci fosse stata, come appare, una attività sistematica finalizzata a costituire una maggioranza su questo o quell’ufficio giudiziario, allora sarebbe stata un’invasione di campo grave e indebita”, conclude Orlando.
(LaPresse)