Il Ministero della Cultura ha reso noto che sono 17 le città candidate: Acerra in provincia di Napoli, Aiello Calabro e Morano Calabro vicino Cosenza, Taverna in provincia di Catanzaro e Reggio Calabria. Si aggiungono al sud Italia Santa Maria Capua Vetere, Caiazzo, Sant’Andrea di Conza e Pompei per la Campania, Alberobello, Brindisi, Gallipoli per la Puglia; Aliano per la Basilicata e Mazzarino per la Sicilia; Savona e La Spezia per la Liguria e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia. Le città in lizza puntano ad un aspetto peculiare del territorio; se Acerra punta a “I Segreti di Pulcinella”, Caiazzo a “La bellezza delle piccole cose” e Pompei al progetto “Pompei Continuum”, Santa Maria Capua Vetere propone la “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit” che ruota intorno alll’Anfiteatro.
I dossier, che contengono il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del dettaglio del cronoprogramma e delle singole attività previste oltre che della valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, saranno valutati da una giuria di esperti che esaminerà le candidature e selezionerà un massimo di dieci finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra le finaliste verrà scelta la città vincitrice per il 2027 dopo le audizioni pubbliche, che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. L’11 luglio 2024 il Ministero della Cultura ha comunicato l’elenco delle 20 città italiane che hanno aver inviato la manifestazione d’interesse per concorrere al titolo di Capitale italiana della Cultura, edizione 2027.