WASHINGTON – Trump accusato di “cospirazione in più parti” in quanto avrebbe voluto ribaltare la sua sconfitta elettorale di tre mesi prima. Lo afferma il rapporto dei giudici arricchito da mille interviste tra cui e-mail, messaggi, tabulati telefonici e un anno e mezzo di indagini.
Le indagini
In oltre 18 mesi il Comitato ha “tenuto 10 udienze pubbliche e ha ascoltato più di mille testimoni, tra cui funzionari e personale dell’amministrazione Trump, membri della famiglia Trump, agenti di polizia del Campidoglio, rivoltosi, membri della milizia e altro ancora”.
Le accuse
Nel tasto si legge inoltre che “queste prove hanno portato a una conclusione prioritaria e diretta: la causa centrale del 6 gennaio era un uomo, l’ex presidente Donald Trump, seguito da molti altri”. I giudici hanno inoltre raccomandato “di escluderlo dalle cariche pubbliche in futuro”, specificando che “nessuno degli eventi del 6 gennaio sarebbe accaduto senza di lui”.