Capodrise, caccia all’ottavo consigliere per la nuova maggioranza

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CAPODRISE – Avere più forza in giunta: ci sarebbe questa ambizione di Siamo Capodrise e Capodrise Sempre dietro al caos registratosi in maggioranza nei giorni scorsi che ha portato Nicola Cecere a dimettersi.

Siamo Capodrise in prima battuta contava su cinque consiglieri, ma poco dopo l’avvio dell’amministrazione si è spaccata, generando un altro gruppo, Capodrise Sempre, appunto, composto da Luisa Palazzo e Orazio Costantino. Nei mesi successivi, ciò che era rimasto di Siamo Capodrise, ovvero Margherita Nero, Di Paolo e Donato Russo Raucci, aveva sostanzialmente ignorato la formazione slegatasi dal loro gruppo.

Recentemente, invece, avevano iniziato a chiedere un posto in giunta per loro. Per quale ragione? Incidere maggiormente nell’esecutivo. Questa richiesta però va a cozzare con il cosiddetto “Patto di San Giuseppe”, alla base dell’accordo elettorale che, sintetizzando, garantendo dei contrappesi, puntava a non dare al sindaco indicato proprio da Siamo Capodrise la possibilità di avere una maggioranza di suoi riferimenti in giunta. Non badando a quell’intesa, Nero e compagnia avevano invitato le altre anime della coalizione, ovvero Pd, Alleanza per Capodrise e Capodrise Futura, a cedere un posto in giunta, ma, rifacendosi all’accordo del marzo dell’anno scorso, è stato risposto da loro picche. Per provare a forzare la mano, a sbloccare la situazione, Siamo Capodrise ha invitato Cecere a dimettersi e il sindaco lo ha fatto.

In contemporanea, stando ai rumors, il gruppo che ‘vuole di più’ ha avviato i contatti con Maria Sorbo e Nicola Belardo per capire se sarebbero disposti ad entrare in una futura maggioranza. I due, a quanto pare, non sarebbero proprio contrari, ma se accettano non bastano. Ne serve un altro. Vincenzo Negro e Luisa D’Angelo a sostenere Cecere? Sembra fantascienza. Più plausibile che si riesca a convincere Giuseppe Salzillo (anche se proprio Salzillo ha tenuto a far sapere che “mai entrerà in maggioranza”). Altra ipotesi è far leva su qualcuno degli esponenti di Pd, Alleanza e Futura e farlo passare nella nuova maggioranza. Non è da escludere, però, che proprio queste tre compagini decidano anche di fare un passo indietro, di accettare che venga violato il “Patto di San Giuseppe” e cedere un assessorato a Capodrise Insieme per tenere in piedi l’amministrazione così come ‘uscita’ dalle urne.

Qualunque di queste possibilità dovrà concretizzarsi entro venti giorni, in caso contrario Capodrise non avrà per i prossimi mesi un’amministrazione eletta dai cittadini ma un commissario inviato dalla prefettura.

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