CAPUA – Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: è l’accusa che ha fatto scattare le manette per quattro indagati. Gli agenti della Squadra mobile di Caserta, a seguito di due perquisizioni domiciliari, sabato scorso hanno fermato Vincenzo Pellegrino, di Macerata Campania, Mario De Simone, la moglie Brigida Russo e il figlio Giuseppe De Simone, residenti a Capua. Per i quattro erano stati disposti gli arresti in casa in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta ieri dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Le indagini
Ad innescare l’operazione è stata un’attività di osservazione incentrata su un soggetto che, stando ad alcune notizie ricevute dagli investigatori, sarebbe stato dedito allo smercio di stupefacenti a Macerata Campania, ovvero, dice l’accusa, Pellegrino. Gli agenti, dopo averlo tenuto sotto controllo per diverso tempo, hanno deciso di fargli visita presso la sua abitazione, dove hanno trovato circa mezzo chilo tra hashish e cocaina. Oltre allo stupefacente c’erano anche tre bilancini elettronici di precisione, materiale utile al confezionamento delle dosi, un coltello con una lama risultata intrisa di ‘fumo’ e 200 euro in contanti, per i poliziotti possibile provento dell’ipotizzata attività di vendita di droga.
La svolta nell’inchiesta
La Squadra mobile, in tempi rapidissimi, ha raccolto elementi grazie ai quali è arrivata a sostenere che lo stupefacente era stata comprato all’ingrosso da Pellegrino da una famiglia di Capua. E seguendo queste tracce sono arrivati all’appartamento dei De Simone, titolari di un ristorante. E nella loro casa c’erano altri 170 grammi tra hashish e marijuana. I poliziotti hanno rinvenuto anche un bilancino elettronico, materiale per il confezionamento delle dosi, coltelli e 70 euro in contanti. I quattro sono da ritenere innocenti fino ad un’eventuale sentenza di condanna passata in giudicato.
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