ROMA – “Il signor Sergio?” “No, sono il ragazzo che l’ha fatto chiamare, sono lì vicino. Sentivamo che si chiamava Sergio”. Inizia così la seconda telefonata, in possesso di LaPresse, tra il 112 e Sergio Brugiatelli, l’uomo a cui i ragazzi americani avrebbero sottratto la borsa, la sera del 26 luglio.
“Ce l’ha a vista” chiede l’agente al ragazzo, che passa il telefono a Brugiatelli. “Signor Sergio, buonasera. Le hanno chiesto dei soldi in cambio?” chiede il carabiniere. “Sì”. “Sono con lei?” “No, sono scappati, hanno preso la borsa. Mi dice se hai 80-100 euro, poi li ho visti scappare e li ho inseguiti, gli ho corso appresso ma niente”. “Volevo capire se mandare qualcuno in abiti civili, ha capito? vi mando una pattuglia”, risponde l’agente.Informazioni