Carcere, mancano 80 agenti su 412

Carcere, mancano 80 agenti su 412
Carcere, mancano 80 agenti su 412

SANTA MARIA CAPUA VETERE Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere mancano 80 agenti di polizia penitenziaria rispetto alla pianta organica attuale che ne prevede 412. Se si considera che in 58 sono ancora sospesi per l’inchiesta sui maltrattamenti ai detenuti in realtà all’appello ne mancano oltre 130 su 412. Sono queste le condizioni in cui trovano a lavorare gli agenti della polizia penitenziaria nel carcere Uccella che domani riceverà una ispezione sindacale dal segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Donato Capece (nella foto); sarà accompagnato dai quadri sindacali della Campania guidati dal segretario regionale Tiziana Guacci e dai vice Raffaele Munno e Marianna Argenio. “Saranno visite di solidarietà per esprimere vicinanza alle donne ed agli uomini della polizia penitenziaria che lavorano in carcere”, spiega Capece, “ma anche una occasione, l’ennesima, per denunciare il chiaro malessere che si vive nelle carceri campane e per questo torneremo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di penitenziari regionali che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”. Una carenza di organico, quella nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere che ospita 850 detenuti, che resta invariata negli anni; nel 2017 erano presenti 416 agenti in servizio, 4 in più rispetto agli attuali nonostante il numero dei detenuti sia aumentato e nonostante i quasi 60 sospesi. Tra l’altro nell’ambito dei nuovi rientri per l’Uccella sono previste zero unità. Un organico all’osso che in primis espone gli agenti a rischi come aggressioni e ferimenti e che in secondo luogo non permette lo svolgimento di una serie di servizi che pure sono previsti. Altro dato è quello dei turni di lavoro che non di rado prevedono anche dieci ore continue di lavoro per mancanza di unità per il cambio turno. Proprio Capece, nei giorni scorsi, ha chiesto al Ministro Nordio ed ai vertici del Dap un particolare impegno sulle carceri della regione Campania: “Il Sappe è tornato a denunciare il mancato auspicato miglioramento delle condizioni di lavoro del personale del corpo di polizia penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari della Campania, per larga parte accomunati da gravissime criticità: una importante carenza di personale; il costante verificarsi di eventi critici, nella maggior parte dei casi aggressioni nei confronti di personale; l’introduzione di oggetti e materiali non consentiti (droga, telefonini); l’assenza, il più delle volte, di comandante e direttore titolari; l’assenza in reparto di medici ed infermieri a sufficienza e, in caso della necessità di sottoporre i ristretti a cure sanitarie, la discutibile assegnazione di detenuti a nosocomi che sono distanti, parecchio distanti dalle carceri di assegnazione”.

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