MILANO – “Suscitano profondo turbamento e grande preoccupazione i gravi episodi criminosi ai danni delle persone detenute di Santa Maria Capua Vetere, definiti ‘una orribile mattanza’ dal Gip che ha emesso sulla base di plurimi riscontri oggettivi 52 misure cautelari di diversa specie nei confronti dei poliziotti penitenziari e di qualche dirigente individuati dalla Procura come possibili responsabili”. Così la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà in merito alle vicende di Santa Maria Capua Vetere.
La Conferenza dei Garanti territoriali
“Che personale addetto alle carceri – prosegue la Conferenza dei Garanti territoriali – abbia potuto, nell’aprile 2020 – secondo l’ipotesi accusatoria – reagire con torture, violenze e intimidazioni di vario genere alle proteste inscenate dai detenuti dell’istituto di pena casertano, in seguito alla scoperta al suo interno di un caso di positività da Covid-19, è un fatto di una gravità inaudita che non può non destare indignazione e allarme, specie in un contesto come quello odierno in cui daremmo ormai pressoché per scontato che il rispetto della vita, dell’incolumità personale, della dignità umana e degli altri diritti connessi sia imposto da obblighi costituzionali inderogabili che non ammettono, in linea di principio, discriminazioni di trattamento tra cittadini liberi e persone recluse per motivi di giustizia”.
(LaPresse)