ROMA (LaPresse) – Carige, Salvini: “D’accordo con la nazionalizzazione”. “Sono d’accordo con la nazionalizzazione in passato si sono messi soldi nelle banche per aiutare qualche privato, che a basso costo si è portato via i sacrifici di decenni di risparmi. Noi vogliamo mettere una garanzia pubblica per tutelare i risparmiatori, a differenza di quanto accade a Monte Paschi, Banca Etruria e banche venete soprattutto, se poi la banca tornerà a fare utili sarà lo Stato, che si è fatto carico di questa garanzia, a raccogliere i benefici. Troppo facile infatti mettere il denaro degli italiani per aiutare qualche grande gruppo, magari straniero”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a 24Mattino su Radio 24 con Maria Latella.
“Bankitalia è pagata per controllare che sia tutto a posto e mi sembra che negli anni non sempre abbia controllato con efficacia che nel sistema bancario fosse tutto a posto. In Carige sono andati in fumo centinaia di milioni di euro e anche qua vorrò vedere l’elenco delle persone a cui sono stati fatti dei prestiti per vedere se ne avevano titoli e requisiti” . Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, a 24Mattino su Radio 24 con Maria Latella. E alla domanda quindi se fosse d’accordo a pubblicare la lista dei grossi debitori della banca genovese, Salvini ha risposto: “Assolutamente sì”.
Carige ma anche Fincantieri: “Due pesi e due misure”
“Su questa cosa siamo agguerriti, il caso Fincantieri è il classico esempio dei due pesi due misure”, Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a 24Mattino su Radio 24 con Maria Latella, rispondendo ad una domanda sulla vicenda Fincantieri-Stx, e i ricorsi presentati dalle Autorità antitrust di Francia e Germania. “Se un’azienda italiana acquisisce un’azienda straniera Parigi Berlino e Bruxelles aprono un contenzioso, se lo fanno i francesi tedeschi si può fare. L’Europa deve decidere, io voglio cambiare le regole”.