ROMA (LaPresse) – Carige, Savona: “Intervento per l’incompletezza dell’Unione monetaria”. “La necessità di intervenire per fronteggiare la situazione di liquidità della Banca Carige è il risultato della incompletezza dell’architettura istituzionale dell’Unione bancaria. Che discende anche dalle lacune dell’Unione monetaria”. Lo ha detto il ministro degli Affari europei, Paolo Savona, nel corso di un’audizione parlamentare sul decreto legge Carige.
“L’aver accentrato l’organo di vigilanza in sede europea senza una corrispondente attivazione della funzione di ‘lender of last resort’ e senza creare un fondo di tutela dei depositi. Secondo una linea maturata nel tempo sul piano teorico e affermatasi sul piano pratico. Crea danni alla stabilità monetaria e finanziaria. Alla crescita reale e all’occupazione e alla tenuta socio-politica dell’Unione”. Questo ha sottolineato Savona. Secondo cui “i poteri di intervento disgiunti dalle relative responsabilità hanno sempre causato danni. E comportano necessariamente l’intervento da parte degli Stati membri.
“Parte del problema è stato quindi messo all’ordine del giorno con la creazione di un Gruppo ad alto livello decisa dal Consiglio europeo nel dicembre scorso. E finalizzata nella riunione dell’Eurogruppo del 21 gennaio”, ha spiegato il ministro.
Carige, le dichiarazioni del Ministro Paolo Savona
“Il Gruppo ad alto livello richiesto dal Governo, mio tramite – ha proseguito Savona -. E l’Eurogruppo del 21 ha accettato la posizione italiana di ampliarne il mandato rispetto al semplice esame del fondo europeo di tutela dei depositi. Tuttavia, debbo rilevare che il mandato stesso è più limitato rispetto alla problematica sollevata con il documento di attuazione del punto 29 del Contratto di Governo, intitolato ‘Una politeia per un’Europa diversa, più forte e più equa’”.
richiesto dal Governo, mio tramite – ha proseguito Savona -. E l’Eurogruppo del 21 ha accettato la posizione italiana di ampliarne il mandato rispetto al semplice esame del fondo europeo di tutela dei depositi. Tuttavia, debbo rilevare che il mandato stesso è più limitato rispetto alla problematica sollevata con il documento di attuazione del punto 29 del Contratto di Governo, intitolato ‘Una politeia per un’Europa diversa, più forte e più equa’”.