Caro affitti, Caserta cambia marcia

Caro affitti, Caserta cambia marcia
Caro affitti, Caserta cambia marcia

CASERTA – Le tende degli studenti all’esterno delle università italiane raccontano di quella che ormai è diventata un’emergenza nazionale. Gli affitti costano troppo, per i ragazzi e le loro famiglie sostenere i costi per studiare fuori sede rischia di diventare un’impresa impossibile. Difficile agire sui prezzi del mercato privato, che sono in crescita costante specie nelle grandi città in cui il turismo è una realtà che sta dando grandi benefici all’economia. E’ necessario trovare delle soluzioni che tutelino il diritto allo studio e i tagli al fondo per il sostegno agli affitti annunciato dal governo ha rinfocolato lo scontro sociale. A Caserta, però, all’orizzonte si intravedono nuove opportunità. Il prezzo medio di una stanza si aggira tra i 200 e i 300 euro, per quanto riguarda il privato, ma presto potrebbe esserci una svolta. L’Università Vanvitelli, guidata dal rettore Gianfranco Nicoletti, ha presentato un progetto ampio, importante, per realizzare nuovi alloggi, circa 200 posti, con un nuovo centro sportivo, biblioteche e sale studio, per dare una risposta immediata a questa emergenza. Una iniziativa per la quale l’amministrazione comunale del primo cittadino Carlo Marino ha offerto il proprio supporto: “C’era la possibilità, dopo l’affidamento da parte del Demanio al nostro Comune, dell’ex caserma Barducci di ampliare gli spazi da destinare agli studenti. Questo progetto è poi stato superato da un accordo con l’università che ha presentato un progetto molto più ampio per accedere a fondi ministeriali che riguarda l’area di via Ferrarecce, a due passi dal futuro Policlinico. La Vanvitelli ha messo in campo un’iniziativa ottima per la quale attendiamo risposte da Roma già nei prossimi giorni”. Circa 40 milioni di euro dovrebbero essere messi a disposizione dal Ministero dell’università e della Ricerca per rendere realtà il piano dell’università casertana senza andare a utilizzare le risorse del Pnrr che per quanto riguarda il capoluogo di Terra di lavoro saranno destinate soprattutto all’edilizia residenziale popolare con 10 milioni pronti a essere spesi in città. “A Caserta, per quanto riguarda gli affitti, i prezzi sono calmierati – ha aggiunto il sindaco Marino – E presto ci saranno tanti nuovi alloggi da utilizzare, così da rendere la città sempre più appetibile e a misura delle esigenze degli studenti che ci sono o che verranno qui a completare la loro formazione”. Per rendere il territorio ancora più accogliente per chi studia serve, però, anche un intervento da parte della Regione. La Campania dispone attualmente di 1520 posti per i fuori sede ma è pronta ad accoglierne altre 870, una volta che il governo nazionale avrà approvato il maxiprogetto elaborato con l’Adisurc e i sette atenei presenti sul territorio regionale che prevede la ristrutturazione di edifici pubblici abbandonati con lavori per un valore complessivo di circa 82 milioni di euro. Il bando è quello relativo alla legge nazionale 338 per l’edilizia universitaria, ma la commissione di valutazione non si è ancora espressa in via definitiva. Nell’attesa che tutto possa sbloccarsi, la Regione fa la sua parte potenziando le borse di studio che sono state 54mila contro le 33mila di quattro anni prima, con una spesa di 60 milioni che va a sostenere anche le spese che riguardano gli affitti per i fuori sede. Tra i fondi regionali e quelli nazionali sono stati messi a disposizione circa 150 milioni di euro. A luglio, però, è attesa la svolta anche per quanto riguarda il progetto per gli alloggi, che aiuterà chi ancora tra gli studenti cerca una stanza. Per rendere Caserta e la Campania sempre più punto di riferimento nazionale per la formazione a differenza delle regioni del Nord, dove piazzarsi in una tenda sembra diventata l’unica opzione possibile.

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