Casagiove. Palazzetto, indagini sullo sgombero

Mistero anche sulla consegna delle chiavi. D’Andrea firma l’integrazione della denuncia

CASAGIOVE – Negli atti del giudizio che pende dinanzi al Tar e che vede coinvolti la Minibasket Cervino di Nicola D’Andrea e il Comune di Casagiove, nella persona del sindaco Giuseppe Vozza, spunta un documento depositato il 14 dicembre scorso e relativo allo sgombero del Palazzetto. La questione, pendente dinanzi al Tar per il merito, riguarda la gestione del Palazzetto e più precisamente la richiesta di annullamento del decreto di sgombero a firma del dirigente dell’Area Tecnica di giugno scorso, per il quale, in sede cautelare si è già espresso il Consiglio di Stato a favore del Comune. A pochi giorni dalla pronuncia del Consiglio di Stato, sono stati apposti i sigilli al Palazzetto così impedendo al D’Andrea di entrare anche al sol fine di provvedere all’inventario e ritirare le proprie attrezzature, circostanza per la quale il D’Andrea ha già proposto azione dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Intanto, però, è stata avviata anche una procedura penale, contro ignoti, per verificare chi ha apposto i sigilli al Palazzetto. In queste ore, venuti a conoscenza della documentazione prodotta dal Comune nel giudizio del Tar, relativamente allo sgombero operato, D’Andrea ha provveduto ad integrare la denuncia precedente, dinanzi ai carabinieri di Casagiove.

Nel corpo dell’integrazione della denuncia, in particolare, si evidenzia che nel verbale di esecuzione, viene nominata la presenza, come assistenti alle operazioni, di alcuni carabinieri in servizio a Casagiove, che però negano di essere stati presenti alle operazioni. Inoltre, in discussione anche la presunta consegna delle chiavi del Palazzetto da parte di persone non autorizzate dal presidente dell’associazione. Insomma, dal verbale dell’esecuzione spuntano nomi e fatti che adesso sono nuovamente al vaglio della magistratura sammaritana e che vedono riaccendere la polemica sulla questione del Palazzetto. Intanto si attende anche la pronuncia nel merito della questione da parte del Tar, considerato che il Consiglio di Stato, si è espresso soltanto sul cautelare. E’ evidente che il prossimo anno il Palazzetto tornerà al centro delle discussioni e della cronaca. Per adesso, per quanto è dato sapere, la struttura resta nella disponibilità del Comune e resta inibito l’accesso alle società sportive.

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