CASAGIOVE – Escalation di furti in città. Tre raid in un solo pomeriggio, tra cui uno nell’abitazione del consigliere comunale Pina Mingione. L’opposizione chiede al sindaco di istituire un tavolo sulla sicurezza urbana: serve fare qualcosa. Non bastano le misure adottate per evitare i furti nel cimitero comunale.
“Nel pomeriggio si sono verificati altri due casi – fa sapere il consigliere Mingione – subire un furto in casa vuol dire non sentirsi più al sicuro nella propria abitazione.
Ormai i casagiovesi vivono nel terrore e nella paura. Questa è la situazione attuale a Casagiove e nulla è la risposta dell’amministrazione comunale. Siamo davvero stanchi”. L’appello è rivolto anche al sindaco. L’amministrazione pochi giorni fa aveva fatto sapere di aver blindato il cimitero comunale dopo l’escalation di furti e la rabbia degli abitanti: rafforzata la recinzione sul retro del camposanto per bloccare le intrusioni dei ladri dalla strada variante Anas. Non solo. Previsti interventi di consolidamento dei muri perimetrali. Intanto la ditta che ha in appalto i servizi cimiteriali installerà sei telecamere per aumentare la sicurezza nel luogo sacro. Perimetro sorvegliato. Ma non basta. La questione è sul tavolo della politica, dopo l’allarme per i furti in città. E interviene anche il consigliere Francesco Moscatiello, che insieme a Concetta Petrillo e Francesco Costanzo, ha chiesto al sindaco Giuseppe Vozza di istituire il tavolo per la sicurezza urbana. “In caso di mancate risposte saremo costretti a rivolgerci al prefetto”, annuncia Moscatiello. Tra Natale e Capodanno sono stati registrati sei colpi in abitazioni, dopo i furti in sequenza al cimitero. Possibile che ci siano bande di ladri specializzati, che commettano furti in sequenza. Era stato saccheggiato anche un negozio di elettronica sull’Appia a pochi giorni dal Natale con danni per migliaia di euro. Insomma una situazione non facile. Tanto che pure il gruppo politico Casagiove Libera guidato dal consigliere Cristian Gallo aveva protestato a gran voce.
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