CASAL DI PRINCIPE – I carabinieri hanno eseguito a Parma, Sassari e l’Aquila, una misura cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di 3 persone (tutte già detenute) ritenute responsabili, a vario titolo, omicidio, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo aggravati dal metodo mafioso e commessi al fine di agevolare il clan dei Casalesi. L’indagine, avviata nell’anno 2017, ha consentito di far luce sull’omicidio di Giuseppe Quadrano, postino, cugino dell’omonimo collaboratore di giustizia, avvenuto il 7 luglio 1996. Fu ucciso per volontà volontà del clan Schiavone per di impedire la proliferazione di nuovi collaboratori di giustizia. Mandante dell’omicidio sono considerati Francesco Sschiavone, detto “Sandokan” e a Francesco Schiavone detto “Cicciariello”. All’esecuzione dell’omicidio prese parte, tra gli altri, anche Sebastiano Panaro. Quest’ultimo nella circostanza, alla guida di una Fiat Punto, condusse il commando in via Acquaro di San Cipriano d’Aversa, davanti al bar “Orientale”, dove furono esplosi complessivi 12 colpi cal. 9×21 all’indirizzo della vittima.