Casal di Principe. Omicidio di Giuseppe Turco, c’è un secondo indagato

Gli investigatori: è entrato con Anass nel bar Morza di piazza Villa dove si è verificata la lite

CASAL DI PRINCIPE – Non c’è solo Anass Saaoud. L’indagine sull’omicidio di Giuseppe Turco, 17enne liternese, ha coinvolto anche un altro giovane: si tratta del 18enne Raffaele Di Puorto, di Casal di Principe. Secondo l’ipotesi investigativa, il ragazzo avrebbe concorso con Anass, 20enne originario di Tripoli, nell’uccidere Turco. Nelle scorse ore, a quanto pare, la Procura di Napoli Nord ha disposto accertamenti tecnici sull’auto con cui Di Puorto sarebbe arrivato nei pressi di piazza Villa giovedì scorso, la sera della lite sfociata in tragedia tra Anass e il 17enne. Il tipo di supporto che Di Puorto avrebbe fornito ad Anass nell’assassinio di Turco emergerà solo nei prossimi giorni, quando il pubblico ministero Francesco Cirillo inizierà a presentare le prove finora raccolte. Gli investigatori della Compagnia di Casal di Principe, diretti dal capitano Marco Busetto, stanno analizzando i cellulari, raccogliendo le testimonianze di molti ragazzi (che conoscevano i protagonisti della tragedia e che hanno assistito alla zuffa) e, soprattutto, stanno visionando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Pare che il 18enne di Casal di Principe abbia raggiunto piazza Villa con la sua macchina e lì si sia incontrato con l’amico Anass. Insieme sarebbero entrati nel bar Morza senza sapere che Turco pure si trovasse lì.

Tra il 20enne originario di Tripoli e il giovane liternese, c’erano già stati svariati scontri nei mesi precedenti. Il motivo del loro frequente scontrarsi sarebbe riconducibile a una ragazza. Si tratta di una giovane con cui Anass aveva in corso una relazione, ma che in passato era stata legata sentimentalmente pure a Turco. Insomma, questioni di gelosia. Trovatisi faccia a faccia nel bar, prima avrebbero avuto una lite verbale, poi gli spintoni, qualche sberla e infine le coltellate. Il 20enne ha inflitto otto fendenti al fianco destro di Turco. Le ferite erano molto gravi, ma gli amici del liternese riuscirono a portarlo alla clinica Pineta Grande. Entrò nel pronto soccorso agitato, ma sulle sue gambe. Mentre veniva sottoposto a esami diagnostici per fornire informazioni ai medici su come intervenire, però, Turco perse la vita.
Al momento, in carcere c’è il solo Anass, che durante l’udienza di convalida ha ammesso di essere stato lui a colpire a morte con un coltello (che ancora non è stato trovato) Turco. Il 20enne è assistito dall’avvocato Mirella Baldascino, mentre Di Puorto (da ritenere innocente fino ad un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile) è difeso dall’avvocato Costantino Puocci. Non è da escludere che il prosieguo dell’indagine vada a dimostrare l’estraneità di Di Puorto al delitto.

I familiari della vittima sono rappresentati dall’avvocato Tammaro Diana. Ieri si è conclusa l’autopsia sul corpo del 17enne presso l’istituto di medicina legale di Giugliano in Campania e oggi, alle 15 e 30, si terranno i funerali officiati dal vescovo Angelo Spinillo.
Amici, parenti e l’intera comunità di Villa Literno potranno dare l’estremo saluto a Giuseppe Turco nella chiesa di piazza Marconi.

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