Casal di Principe. Prime tensioni in maggioranza: in bilico l’assessorato a Caterino

Parte della coalizione non vorrebbe cederle un posto in giunta al gruppo dell'ex candidata sindaco: Corvino chiamato a mediare

CASAL DI PRINCIPE – Arriva la prima grana politica per Ottavio Corvino. Il nuovo sindaco aveva promesso a Lia Caterino un assessorato, una scelta politica per ricambiare l’appoggio che la candidata alla fascia tricolore, fermatasi al primo turno (come Marisa Diana e Antonio Natale), gli aveva garantito al ballottaggio. Considerato che al secondo turno Corvino è riuscito a vincere per soli 9 voti su Elisabetta Corvino, quell’aiuto, anche se dovesse essere considerato minimo in termini numerici, è stato importante. Adesso, però, metabolizzata la vittoria, buona parte della coalizione che ha guidato il sindaco e che ha fatto ingresso in consiglio comunale non è più entusiasta di dover cedere un posto in giunta. E cosa fare? Alcuni consiglieri hanno proposto di assegnare a Caterino la delega alle Politiche sociali senza però che si esprima un suo nome in giunta. Insomma, la futura comapgine di governo è alle prese con un impasse che Ottavio Corvino proverà a risolvere nei prossimi giorni. Se dovesse vincere la linea dell’assessorato per Caterino, chi rischierebbe di dover rinunciare a un assessorato è Città Nuova che, stando agli accordi pre-elettorali, avrebbe tra le sue fila anche il futuro presidente del consiglio comunale. Era stato detto, a quanto pare, che il ruolo di presidente spettava al più votato della lista più votata: dovrebbe essere Adolfo Ferrara.
Stando a quanto era emerso nei giorni scorsi, il ruolo di vicesindaco sarebbe dovuto andare a Martina Natale. La Svolta avrebbe indicato Giovanni Cantiello e Città Nuova Giancarlo Diana. Casale Nel Cuore, invece, vorrebbe assessore Francesco Russo, ma probabilmente a breve sarà dichiarato decaduto a causa della sentenza di condanna della Corte dei Conti che lo rende ineleggibile e quello che doveva essere il suo sostituto sarebbe Enrico Maria Natale. C’è da capire ora se con il nodo Caterino, quanto era stato programmato in termini di nomine sarà rispettato o subirà delle modifiche.

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