La Corte d’appello di Napoli ha confermato la condanna incassata da Arianna Corvino in primo grado: 3 anni e 5 mesi di reclusione. La donna, 43enne, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti della Procura di Napoli Nord, il 6 settembre del 2022 aveva tentato di assassinare tre ragazze investendole con la sua auto, una Renault Clio.
Il pubblico ministero che si occupò del primo grado, Maria Rosaria Colella, a conclusione della requisitoria, aveva invocato per la Corvino una pena durissima: 10 anni e 6 mesi di reclusione, ma il Tribunale di Napoli Nord, accogliendo la tesi dell’avvocato Vincenzo Di Vaio, le inflisse una pena più bassa riconoscendo le attenuanti generiche ed eliminando l’aggravante per i futili motivi contestata. Ad innescare la violenza di Corvino fu un episodio spiacevole che si verificò poco prima in piazza Villa. Un litigio tra ragazze e ragazzi, tutti minorenni.
La Corvino vedendo la figlia in difficoltà, piombò nel centro del paese con l’automobile. Prese dalla vettura un bastone e provò a colpire chi si stava scontrando con la figlia. Poi, fatta salire la piccola in auto, avrebbe cercato di travolgere con la macchina le tre giovani che si erano allontanate camminando sul marciapiede. Il vedere la figlia ‘sotto attacco’ avrebbe fatto agire con rabbia, mettendo a rischio la vita delle persone che aveva visto come un pericolo per la piccola. La Corvino al momento è sottoposta alla misura del divieto di dimora a Casal di Principe.