ROMA (LaPresse – Denise Faticante) – Casamonica, quella ville dentro l’Acquedotto sfregio alla ‘Grande Bellezza’. Parabole, tetti arrangiati, porte fatte di lamiere, ma anche e soprattutto ville spuntate, mese dopo mese, anno dopo anno nelle insenature dell’Acquedotto Felice, la più grande opera idrica mai realizzata nella Roma medioevale. Alcune famiglie dei Casamonica, lì, al Quadraro, periferia sud di Roma, medaglia d’oro della Resistenza, avevano messo radici da decenni. Le loro abitazioni, poco visibili dalla strada principale e ben nascoste dai resti e dalla vegetazione, oggi sono state sgomberate e nel giro di un mese verranno demolite.
Nel quartiere nessuno si è mai meravigliato dello scempio operato da quelle ville, da quelle case arredate con mobili sfarzosi interamente laccati d’oro, con statue che spuntano ovunque e drappeggi di velluto. Una di queste abitazioni ‘ruggisce’ sin dall’entrata: sul cancello c’è un cartello gigante con un cane cattivo e rabbioso. Un chiaro messaggio per chiunque si avvicini. Infatti mai nessuno si è davvero avvicinato da quelle parti. Quando le famiglie vanno al Parco degli Acquedotti e da dentro fanno lunghe passeggiate, si tengono ben lontane da case, senza neanche più chiedersi il perché.
Casamonica, quello spazio è stato anche il set di Suburra
Quel luogo, nel tratto che collega la Tuscolana con l’Appia, è stato anche il set di Suburra, film diretto da Stefano Sollima. Davanti ai cancelli, spalancati questa mattina dalla polizia, gli scagnozzi di Spadino smerciano droga e organizzato colpi.
Poche centinaia di metri più in là, invece, inizia la scena, imponente, della ‘Grande Bellezza’. L’attrice Anita Kravos si lancia contro un muro, durante una performance teatrale. Il muro è quello dell’Acquedotto Claudio, uno dei sette che rifornivano di acqua l’antica Roma.
Con le demolizioni di quelle ville, si spera, anche quelle mura riprenderanno a respirare e a testimoniare la grande storia di Roma.