Caserta, fatture false per due milioni: 22 indagati

Lotta all’evasione fiscale. Gravante, patron della concessionaria Gedauto, tra gli imprenditori finiti sotto la lente delle fiamme gialle. Disposto dalla Procura il sequestro preventivo per recuperare i soldi non versati allo Stato.

Un giro di false fatture, alimentato da una rete di società cartiere, che avrebbe consentito ad alcune imprese casertane di pagare, non avendone il diritto, meno tasse e quindi, stando alla tesi della Procura di Santa Maria Capua Vetere, evadere il fisco: è la tesi delle fiamme gialle di Marcianise che ieri ha fatto scattare un sequestro preventivo a carico di 22 indagati.

L’inserire nella contabilità quelle fatture riguardanti operazioni commerciali inesistenti avrebbe determinato un ammanco alle casse dello Stato di circa due milioni di euro, somma che la Procura, ora diretta dal Pierpaolo Bruni, ha provato a recuperare nelle scorse ore attraverso l’ordinanza di sequestro. A finire sotto la lente degli inquirenti è stato l’imprenditore Camillo Gravante, 41enne originario di Recale ma residente a Casapulla, responsabile della Gedauto, concessionaria che si trova sulla via Nazionale Appia, a Casagiove (nei pressi dell’uscita autostradale di Caserta Nord).

Con lui sono indagati pure Melania Ruotolo, 37enne, Giulia Di Natale, 42enne di Cava dei Tirreni, Antonio Decembrino, 32enne, Salvatore Piccerillo, 55enne, Fernanda Tiglio, 46enne, Giuseppina Detont, 31enne, Costantino Merone, 47enne, Pasquale Farina, 27enne, tutti originari di Santa Maria Capua Vetere, Vincenza Castellari, 45enne di Portico di Caserta, Alessandro Di Monaco, 56enne di Macerata Campania, Luigi Razzino, 30enne capuano, Giuseppe Pedata, 55enne nato a Sant’Antimo, Bruno De Pompeis, 49enne napoletano, Giuseppe Barracano, 24enne di Maddaloni, Michele Sorbo, 72enne di Casapulla, Marcello Paolella Benetenuto, 45enne di Caserta, Giuseppe D’Alessandro, 54enne partenopeo, Angelo Cardillo, 66enne nato a San Cipriano d’Aversa, Vincenzo Di Monaco, 33enne casertano, Anna Angelino Mangiapelo, 31enne di Marcianise e Rita Merola, 39enne sammaritana.

Nel collegio difensivo, tra i legali impegnati, gli avvocati Vincenzo Russo, Vincenzo Di Vaio, Francesco D’Atri e Nello Sgambato.
Nelle scorse ore, le fiamme gialle di Marcianise e Capua hanno notificato l’esecuzione del decreto di sequestro preventivo e la comunicazione dell’informazione di garanzia ai 22 indagati, da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile. Si tratta di un’attività investigativa ancora in corso, e quindi è possibile che nelle sue fasi successive emerga la totale estraneità degli inquisiti ai reati ipotizzati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

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