CASERTA – Count down per il concerto più atteso dell’anno davanti alla Reggia: mancano 24 ore all’evento. Intorno a Ligabue ci saranno 36mila persone, che prima e dopo lo spettacolo andranno in Locali, ristoranti. Molte resteranno a dormire in alberghi e b&b per visitare la città. I commercianti sfrutteranno l’ondata umana? “Il food la sfrutterà a pieno, perché resterà aperto dopo il concerto. Ed è giusto, che ristoranti e pizzerie chiudano dopo la mezzanotte – spiega Gerardo Prodomo, titolare di uno storico negozio in via San Giovanni e presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) – noi dell’abbigliamento chiuderemo alle 20 e 30. Probabilmente faremo orario continuato, ma questa è una scelta personale”.
Gerardo Prodomo conosce bene i problemi dei commercianti: “Va detto che siamo di fronte a un grande evento e a una vetrina nazionale. In queste ore si parlerà tanto di Caserta. Ma si poteva fare qualcosa di più per spingere le persone verso il centro”. In che senso? “La Reggia è cento passi fuori dal centro di Caserta. Noi esercenti non viviamo della Reggia, purtroppo. Adesso mancano anche i parcheggi. Dunque sabato con la chiusura della città, hanno creato un disagio per chiunque volesse venire a spendere in centro. Chi voleva venire in città quel giorno, di certo non verrà. Vedremo come andrà a finire”. E le 36mila persone, che arriveranno per Ligabue? “Se arrivano venerdì, magari faranno anche la passeggiata nel centro storico dopo aver seguito le prove del concerto. Ma quelli che arrivano solo per lo spettacolo, faranno tappa solo a piazza Carlo di Borbone. Funziona così: arrivano due ore prima dello spettacolo e vanno via poco dopo. Saranno un beneficio solo per il food. Perché le persone devono mangiare e bere. Ne trarranno vantaggio solo i locali accanto al Palazzo Reale”.
Cosa si poteva fare di diverso? “Penso che come organizzazione avrebbero potuto allestire stand e creare un percorso anche al corso Trieste, invece hanno previsto tutto alla Flora, dove ci saranno altri artisti. Qui ci sarà il villaggio di Ligabue. E’ l’ennesima volta che il centro di Caserta resta fuori dagli eventi. Noi siamo tagliati fuori. Sarebbe bastato un palco in piazza Dante per i gruppi emergenti, o anche al corso Trieste, dove c’è un’isola pedonale enorme. Così avremmo riempito anche il centro storico e non solo piazza Carlo di Borbone. Noi esercenti del centro siamo penalizzati. Lo dico anche per i prossimi grandi eventi a settembre. Ci saranno altri concerti importanti. Tutto bello, ma ancora una volta tutto è concentrato tra la Reggia e la Flora. Tra l’altro domenica sarà la prima del mese e si entrerà gratis nel monumento”.
Secondo Adriano Nurcato, titolare del bar ‘No One’ in via Mazzini, il concerto di Ligabue “è una grande opportunità per Caserta e per noi commercianti. Non solo – ha aggiunto – Abbiamo bisogno anche di altri grandi eventi del genere. Serve portare le persone in strada. L’unico problema sarà la viabilità, va regolata. Noi dei bar lavoreremo di più sabato sera, siamo contenti. Bisogna capire anche come lavoreremo e questo dipenderà tanto dalle persone in strada e dalla gestione delle forze dell’ordine”