E’ iniziata l’estate “calda” per l’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”. Il problema principale resta quello del pronto soccorso: l’affluenza, nota Maurizio Di Stasio del sindacato Cimo, resta elevatissima, con almeno 250 accessi al giorno. A fronteggiare la situazione ci sono 14 medici di cui 3 specializzandi, mentre l’organico previsto è di 21 unità più il primario. “Il 118 porta tutti i pazienti a Caserta – aggiunge il rappresentante dei medici – bisognerebbe programmare gli accessi ai posti di pronto soccorso con maggiore coordinamento a livello provinciale”. Le alternative sono i pochi ospedali rimasti con il pronto soccorso, come Marcianise e Aversa. Discorso simile per il settore cardiologico: “Tutti i dolori al torace arrivano a Caserta, bisogna iniziare a creare altri hub. Marcianise ad esempio, ha la Cardiologia ma non la Terapia intensiva coronarica”.
E già dalla prossima settimana dovrebbe iniziare la consueta emergenza medici: “Saranno reclutati a rotazione gli specialisti di altre branche per dare una mano all’emergenza. Al concorso regionale per posti di pronto soccorso si sono presentati in pochissimi, forse una settantina per oltre 200 posti, e così non si pone rimedio alla carenza di personale medico e infermieristico. Si cerca di ovviare reclutando internisti e chirurghi che saranno invitati a fare i turni in pronto soccorso sicuramente per tutto agosto e forse anche per la prima metà di settembre”.
Secondo Di Stasio, si potrebbe contribuire a far calare l’affollamento anche aumentando le tariffe per le prestazioni non urgenti: “In Campania sono ancora a 80 euro, mentre in altre Regioni si arriva a 100 e anche a 120 per gli accessi di dodici bianchi e verde (i meno urgenti, ndr) al pronto soccorso”.
E per alleggerire gli accessi è attesa la realizzazione di ospedali e case di comunità. Se ne è parlato ad aprile scorso in Comune,. nel corso di un incontro fra 30 sindaci dell’ambito territoriale dell’Asl di Caserta ed il direttore dell’azienda sanitaria Amedeo Blasotti. Quest’ultimo ha confermato che a Caserta nascerà una vera e propria cittadella della salute da realizzare nel Quartiere Acquaviva, nell’area ex Saint Gobain. Blasotti ha anche annunciato la volontà, da parte dell’Asl, di acquistare l’immobile in cui è ubicato il Palazzo della Salute.
La cittadella della salute di Caserta vedrà la nascita di un ospedale di comunità e di una casa di comunità, che saranno allocati in area Saint Gobain proprio nei pressi del Palazzo della Salute. Questi interventi saranno realizzati grazie ai fondi della Misura “6. Sanità” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con un investimento di oltre 3 milioni di euro. Questo vero e proprio polo sanitario per il Quartiere Acquaviva e per l’intero ambito urbano Sud della città si aggiungerà alle attività del nascente Policlinico, e si uniformerà, in termini di servizi sanitari di prossimità, all’area Nord, servita dall’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”. Sempre Caserta avrà una centrale operativa e di servizio, con l’utilizzo del nuovo numero europeo per le emergenze (116117).
Blasotti ha incoraggiato i sindaci, che rappresentano il vero presidio dei territori, a rafforzare il confronto con l’Asl per assicurare ai cittadini una sanità di prossimità, che sia realmente vicina alle loro esigenze.