Caserta, rischio Covid: slitta il voto all’Ente rifiuti

Stop di De Luca: trattative e operazioni elettorali comportano assembramenti

CASERTA – I contagi fanno slittare le elezioni per l’Ente d’ambito dei rifiuti. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, con decreto firmato lunedì, ha fissato al 16 marzo la nuova data, in sostituzione di quella originaria del 22 gennaio.
“E’ in atto – si legge nel decreto – l’acuirsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ed il contestuale incremento dei casi di contagio su tutto il territorio nazionale e regionale, nonché il diffondersi di significative varianti del virus particolarmente contagiose”. Le elezioni dei Consigli dei vari Ambiti “impongono la necessità di espletare una serie di adempimenti amministrativi ed attività politiche preparatorie finalizzate alla condivisione di programmi ed intese tra i diversi attori coinvolti sul territorio per la sottoscrizioni di liste comuni e programmi condivisi, nonché operazioni di voto nella giornata prevista per l’affluenza ai seggi elettorali, che presuppongono contatti diretti, diffusi e ripetuti, determinando condizioni di contiguità ed assembramenti potenzialmente in contrasto con le misure di profilassi sanitarie adottate incluse il distanziamento”.
Gli Enti d’ambito possono avvalersi della proroga prevista per gli organi amministrativi, per cui il governatore ha preso questa decisione. L’obiettivo è quello di “assicurare che le operazioni elettorali si tengano in situazione di sicurezza e di massima partecipazione democratica”.
Gli Enti d’ambito campani sono 7: oltre a quello di Caserta, guidato dal sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra (Pd), devono andare al rinnovo Avellino, Benevento, Salerno e i 3 di Napoli. Attualmente, Napoli 2 e Avellino sono commissariati e i rispettivi Consigli sono sciolti per l’impossibilità di assicurare il normale funzionamento degli organi e dei servizi a causa della riduzione dell’organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio. Gli organi sono il presidente, il Consiglio, l’assemblea dei sindaci, il direttore generale e il collegio dei revisori.
Il Pd e lo schieramento moderato hanno quindi ancora 2 mesi per trovare un accordo ed evitare di andare al voto separati, come è successo per la Provincia. Resta da vedere se e come lavoreranno per l’intesa gli esponenti delle forze in campo, come Giovanni Zannini (Moderati), Luigi Bosco (Noi di Centro) ed Emiddio Cimmino (Pd). Diversi esponenti dello schieramento centrista, da Pasquale Crisci a Massimo Russo, hanno dichiarato apertamente che gli equilibri sono cambiati e che bisogna tenerne conto nel rinnovo dei vertici degli Enti. Questo discorso vale per le società a fine mandato, come appunto l’Ambito rifiuti, ma potrebbe essere fatto pesare anche nei casi di scadenza più lontana, come per il Consorzio Asi.

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