Caserta, scippo Pd ai Moderati

Caserta, scippo Pd ai Moderati
Caserta, scippo Pd ai Moderati

CASERTA (Renato Casella) Il Pd è tuttora bloccato sulla questione del tesseramento, ma per il gruppo consiliare del capoluogo potrebbero esserci a breve novità. Gennaro Mona, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche nonché consigliere di maggioranza a San Nicola la Strada,  potrebbe a breve passare nel Pd, portando con sé anche la figlia Rosaria, consigliera a Caserta nel maxi gruppo dei Moderati. L’operazione sarebbe una manovra di avvicinamento alle elezioni regionali per Gennaro Mona, che punta a una candidatura. Va segnalato che anche l’assessore regionale Nicola Caputo, esponente di Italia viva, avrebbe contattato Mona per farlo passare nel partito renziano, ma il Pd sembra avvantaggiato. 

E in questi giorni il capogruppo dem a Palazzo Castropignano Gianni Comunale ha dato segni di insofferenza verso l’assessore Gerardina Martino. La titolare della delega alle Finanze non è mai stata considerata espressione dei consiglieri: all’atto della nomina veniva data in quota al presidente dell’assise regionale Gennaro Oliviero, ma c’è anche chi ritiene che sia stato il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola a indicarla. Ad ogni modo, Comunale ha chiesto alla Martino di riferire in commissione sulle voci di pagamento dei buoni libro solo dopo l’approvazione del bilancio. Comunale ritiene grave che i consiglieri debbano rivolgersi al dirigente Carrella per aver notizie, mentre l’assessore non riferisce. Il capogruppo ha anche detto che la Martino è stata individuata come tecnico e quindi dovrebbe informare i componenti dell’assemblea civica. 

Intanto, la commissione regionale per il congresso Pd è alle prese con la questione del tesseramento. Si stanno verificando i ricorsi al dei 229 esclusi: fra questi, 145 hanno saldato la quota di iscrizione con tessera prepagata e 85 con bonifico. E0′ al lavoro la sottocommissione composta da Giuseppe Razzano per la mozione Bonaccini, Francesco Senese per la Schlein, Fiorentina Orefice per la Cuperlo e Antonio Liberti per la De Micheli. Bisogna verificare se gli esclusi, che con il loro ricorso in tribunale hanno causato la sospensione delle iscrizioni da parte del giudice e poi l’azzeramento delle tessere ad opera del partito, risultino iscritti nel 2019. In caso positivo il dato storico giustificherebbe le modalità di pagamento irregolari. 

C’è comunque il rischio di un commissariamento da parte di Elly Schlein, che durante il congresso nazionale ha criticato le irregolarità nei tesseramenti, con un chiaro riferimento al “caso Caserta”. La federazione potrebbe essere commissariata e a quel punto la palla passerebbe al nuovo responsabile provinciale che dovrebbe definire la platea degli iscritti.

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