Caserta, scuola Lombardo-Radice: trasloco fermato

Il Tar a cui si sono rivolti i genitori degli alunni ha accolto l’istanza e bloccato il trasferimento in piazza Cavour fino all’udienza del 18 settembre. I motivi della decisione: poche aule e alternativa troppo distante. Nel merito si decide tra un mese

Il ricorso al Tar per motivi aggiunti è stato depositato ieri mattina ed il Tar ha emesso decreto di sospensione delle attività di trasloco del comune fino alla discussione del 18 settembre .Di fatto dunque le operazioni di trasloco delle suppellettili dalla scuola elementare “ex Lombardo Radice” di via Roma al plesso di piazza Cavour (rione Tescione) previste e iniziate proprio nella mattina di ieri sono state sospese. Il ricorso dei genitori, assistiti dall’avvocato Paolo Centore, ha dunque sortito un effetto immediato, quello dello stop al trasferimento dei 220 alunni disposto dal Comune. Il ricorso impugna eventualmente anche due atti che sopprimono il plesso scolastico ma di cui secondo i ricorrenti non vi è traccia e non è stato mai pubblicato. I giudici amministrativi sottolineano come “non appare idoneo allo scopo l’edificio di piazza Cavour individuato dal Comune di Caserta per allocare le 14 classi della scuola primaria, disponendo esso di sole 10 aule (il che risulta suscettibile di determinare i rilevantissimi pregiudizi evidenziati dai ricorrenti), ed essendo molto lontano dalla precedente sede (tanto da essersi resa necessaria la previsione di un servizio di navette) e considerato che il conseguente trasferimento è stato disposto in modo quanto mai repentino, pur nella pendenza del ricorso introduttivo” i giudici ritengono come si consideri “opportuno, nelle more di adeguati approfondimenti da effettuare in sede collegiale, che l’attuale situazione di fatto rimanga inalterata”. Una situazione quella che si è venuta a creare che di fatto impedirà l’avvio dei lavori. L’ente locale aveva disposto il trasferimento delle suppellettili della scuola primaria di via Roma (in 10 aule). A via Roma, infatti, nel giro di pochi giorni, dovevano partire i lavori di abbattimento e ricostruzione dell’edificio, previsti dal Programma “Futura” nell’ambito del Pnrr e che porteranno alla costruzione di un nuovo plesso moderno e innovativo. Il Comune, al fine di non causare disagi alle famiglie e di garantire il trasporto degli alunni dall’attuale sede di via Roma, aveva provveduto a mettere a disposizione un servizio gratuito di navette sia per l’ingresso che per l’uscita dal plesso di piazza Cavour, in orari da concordare con la dirigenza scolastica. Il comitato spontaneo di genitori degli alunni di quel plesso è stato contrario ai provvedimenti adottati dal Comune sin dal primo momento. Il provvedimento fa seguito a quanto già avvenuto per quel che concerne la scuola dell’infanzia dell’ex “Lombardo Radice”, i cui alunni seguiranno le lezioni presso il plesso di via Barducci. Tra i motivi del dissenso dei genitori la previsione dell’abbattimento della scuola infanzia-primaria e la ricostruzione di un asilo nido e di una scuola dell’Infanzia che pongono il problema delle lezioni per i 220 alunni della Primaria. “Il plesso di piazza Cavour dispone di 10 aule, le classi di via Roma sono 14: ci saranno doppi turni? Per anni? Bambini dai 5 ai 10 anni che vedranno sconvolta loro quotidianità” avevano domandato alle autorità cittadine i genitori che hanno poi firmato il ricorso, uniti in un comitato.

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