CASERTA – Truffe e raggiri ad anziani emergenza nazionale, il ministro Piantedosi annuncia una lotta più serrata al triste fenomeno. “Continua l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare truffe e raggiri a danno delle persone più fragili. “A Caserta e a Roma la polizia di Stato ha arrestato quattro malviventi che tentavano di sottrarre denaro e gioielli ad anziani soli, spacciandosi per operatori di un’azienda elettrica” scrive su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Già lo scorso mese di giugno nell’ambito di un’inchiesta era emerso come alcuni esponenti di un’associazione erano riusciti anche a manipolare la voce al telefono del cliente pur di far figurare il consenso al contratto per la fornitura di energia elettrica, per farlo utilizzavano l’intelligenza artificiale. Un trucco da professionisti del crimine che ha fruttato nove milioni di euro di guadagno nei primi tre mesi del 2023. Ne sono convinti dirigenti e agenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Milano, costola della Polizia postale che ha scoperto «un imponente sistema criminale», riporta un comunicato della Questura di polizia. A parere dell’accusa, ci sarebbero due società padovane fornitrici di luce e gas al centro dell’indagine, la Facile energy, sponsor del Calcio Padova, e la Sei srl Sistema energetico italiano. Man mano poi il sistema si è fatto sempre più sofisticato e giovando sulla crisi economica legata agli alti costi della fornitura di energia elettrica e sulla possibilità dalla scorsa estate di cambiare gestore le telefonate sono diventate sempre più insidiose soprattutto quando all’altro capo del telefono risponde una persona anziana, maggiormente vulnerabile. Sono loro infatti le vittime dei falsi operatori delle aziende elettriche che propongono prezzi più bassi per un servizio in realtà che non esiste. Quello dei falsi operatori dell’energia elettrica che spesso si presentano a casa dei malcapitati, giungendo fisicamente fuori l’uscio di casa con la scusa di dover controllare il contatore elettrico è solo l’ultima frontiera delle truffe. Ad Aversa la scorsa settimana un giovane è stato arrestato per un’altra tipologia di truffa sempre agli anziani. In realtà il reato che gli è stato contestato è quello della estorsione aggravata. Avrebbe infatti truffato un’anziana di 88 anni simulando il rischio di un arresto del figlio. Il provvedimento scaturisce dalle immediate indagini avviate a seguito della ricezione della denuncia sporta in data 11 maggio dall’anziana signora, la quale, mentre era sola in casa, riceveva una telefonata sulla sua utenza domestica da un soggetto che impersonava al telefono il direttore della sua banca di fiducia. Questi le riferiva che avrebbe dovuto pagare a un suo collaboratore, che sarebbe successivamente giunto presso l’abitazione della donna sita ad Aversa, un’ingente somma di denaro per evitare la carcerazione di suo figlio. La vittima riceveva successivamente una telefonata da un soggetto che si fingeva proprio suo figlio e che confermava tutto quanto riferito dal direttore, approfittando in tal modo della vulnerabilità dell’anziana. La donna, per evitare l’arresto del figlio, ha consegnato la somma contante di 25mila euro.
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