CASERTA – Un vigilante che ha perso la vita e un giovane finito in ospedale, piantonato dalle forze dell’ordine: sono i protagonisti dell’ennesima tragedia che si è consumata sulla ‘Variante Anas – Ss 700’, che collega Santa Maria Capua Vetere a Maddaloni. Nel corso della notte tra ieri e giovedì, un’ Audi A3, guidata da Aldo Landolfi, 23enne di Caserta, con al suo fianco una ragazza, è entrata in collisione, all’ingresso della galleria, con una Fiat Panda dell’istituto di vigilanza ‘La Vedetta Campana’, a bordo della quale si trovava Tommaso Serpico, 63enne di Marigliano.
L’auto della vigilanza era lì per controllare il cantiere che è aperto, ormai da diverse settimane, per eseguire dei lavori di messa in sicurezza dell’infrastruttura.
L’impatto è stato fatale per il 63enne, che ha perso la vita immediatamente.
I giovani a bordo dell’Audi, invece, sono stati trasportati all’ospedale civile di Caserta per ricevere le cure necessarie.
L’attività investigativa sull’incidente stradale è stata affidata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ai carabinieri della stazione di Casagiove. Dai test tossicologici a cui è stato sottoposto il giovane è emerso che avrebbe assunto cannabinoidi.
Secondo quanto ricostruito dai militari, sembra che l’Audi, procedendo a una velocità sostenuta, abbia invaso la corsia riservata ai mezzi di soccorso e al personale addetto alla manutenzione, proprio dove si trovava la Panda del vigilante.
Le indagini immediate sulla dinamica dell’incidente, l’effetto delle sostanze stupefacenti sulla guida e la velocità eccessiva mantenuta dal giovane conducente hanno portato all’arresto del ragazzo (è ai domiciliari) con l’accusa di omicidio stradale. Ad assistere Landolfi è l’avvocato Andrea Piccolo. Questo tragico evento accende nuovamente i riflettori sulle problematiche legate alla sicurezza stradale e all’importanza di guidare in modo responsabile e sobrio.
Le conseguenze di una guida imprudente possono essere devastanti e colpire duramente non solo coloro coinvolti nell’incidente, ma anche le famiglie e le comunità coinvolte.
L’indagine in corso dovrà fare luce su quanto accaduto e stabilire le responsabilità in modo accurato.
Ad occuparsi del caso è il pubblico ministero Sergio Occhionero, il quale ha disposto per questa mattina il conferimento dell’incarico al medico legale, che dovrà eseguire l’accertamento presso l’istituto di medicina legale di Caserta, dove il corpo del 63enne è ora sotto sequestro.
Due comunità sconvolte dalla tragedia. Marino: “Renderemo le strade più sicure”
CASERTA (ab e gt) – “Un uomo semplice e disponibile”, così viene ricordato Tommaso Serpico dai suoi amici e conoscenti. Il 63enne lascia una moglie, un figlio e un nipotino di 4 anni al quale era molto affezionato. Viveva a Lausdomini, una frazione di Marigliano, che è stata scossa dalla sua tragica scomparsa. Anche l’amministrazione del paese dove abitava gli ha voluto rendere omaggio. “Una notizia terribile che avrei preferito non ricevere: Tommaso Serpico, nostro concittadino, un lavoratore onesto e instancabile, è stato vittima di un incidente stradale avvenuto la scorsa notte a Caserta. Stava svolgendo il suo dovere e non tornerà più a casa”, ha dichiarato il sindaco Giuseppe Jossa. “Sono vicino al figlio e a tutti coloro che lo amavano.” La sua morte riporta con forza alla luce la questione della sicurezza stradale. Fa ancora più male pensare che Serpico stesse semplicemente facendo il suo lavoro.
Secondo i primi dati disponibili relativi all’anno in corso, la situazione è estremamente preoccupante in tutta la Campania. Nel 2022, sono stati registrati 9.014 incidenti che hanno causato la morte di 214 persone e il ferimento di altre 12.833.
Non si è sottratta dal ricordare il 63enne neppure l’amministrazione di Caserta: “A nome della città”, ha affermato il sindaco Carlo Marino (nella foto), “esprimo il mio cordoglio alla famiglia di Tommaso Serpico, di Marigliano, dipendente dell’istituto incaricato della vigilanza del cantiere in corso all’interno della galleria ‘Parco della Reggia’ sulla strada statale 700 della Reggia di Caserta. La dinamica precisa di questo tragico incidente che ha colpito l’intera comunità deve ancora essere confermata. È un momento di profonda tristezza. L’impegno per garantire sicurezza sulle strade del Comune di Caserta e di Anci Campania”, ha concluso il primo cittadino, “è costante e quotidiano, sostenuto da campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti per promuovere comportamenti corretti alla guida.”
La scia di sangue su cantieri e strade
CASERTA – È l’ennesima morte causata da un incidente stradale, ma è anche l’ennesima morte di un lavoratore. Tommaso Serpico, 63 anni, di Marigliano, ha perso la vita mentre svolgeva la sua mansione di vigilante su un cantiere. I numeri delle persone decedute durante l’adempimento del proprio lavoro hanno raggiunto livelli spropositati. Il 20 marzo scorso, a Aversa, un operaio è caduto da un’impalcatura, e l’impatto con il suolo gli è stato fatale. Ad aprile, sempre ad Aversa, è stata spezzata la vita di Giuseppe D’Agostino, 32 anni, ancora a causa della caduta da un’impalcatura. Una dinamica quasi identica ha strappato ai suoi cari un 62enne a Casal di Principe. A giugno, è stata la volta di Capua, con un 38enne che ha perso la vita precipitando da un’altezza di circa 3 metri mentre eseguiva interventi di manutenzione al tetto di un capannone. Nel suo panificio, invece, si trovava un 54enne di Maddaloni quando è morto folgorato da una scossa elettrica. La scia di sangue nel casertano continua con la scomparsa di un operaio di 42 anni, deceduto dopo mesi di agonia a seguito di una caduta dal tetto di un edificio su cui stava lavorando. Non meno lungo è l’elenco delle persone decedute mentre percorrevano le strade. L’8 agosto, Samuel Del Sorbo ha perso la vita schiantandosi contro un trattore a Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino. Il 2 agosto, invece, è stato un 18enne a perdere la vita mentre percorreva la strada con la sua moto, a Casaluce.
“Le strade non sono fatte per essere percorse ad alta velocità”, ha commentato Biagio Ciaramella (nella foto), presidente dell’associazione Vittime della Strada. “Purtroppo”, ha continuato, “molti giovani non lo hanno ancora compreso. Riguardo all’incidente che ha portato alla morte del vigilante, stiamo attendendo l’esito delle indagini. Tuttavia, si tratta dell’ennesima e tragica occasione per esortare i politici a impegnarsi nella creazione di leggi che prevedano pene severe per chi si mette alla guida in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di stupefacenti”.
Sullo stesso fronte si è espresso Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania: “Chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti non può essere considerato altro che un assassino, paragonabile a chi brandisce un’arma carica ed è pronto a sparare. Grazie all’impegno del Ministro Matteo Salvini, il nuovo Codice della strada, che non ammette alcuna tolleranza nei confronti di veri e propri criminali, entrerà presto in vigore”.
Dopo il flop degli autovelox installati nel 2018 sulla Statale 700 adesso arrivano i tutor
CASERTA (an) – Il cantiere che stava monitorando Tommaso Serpico è stato aperto alla fine di luglio. L’obiettivo dei lavori, ancora in corso, è potenziare la regolamentazione idraulica a servizio della galleria ‘Parco della Reggia’, al fine di mitigare i fenomeni di allagamento che si verificano proprio nelle vicinanze della galleria durante eventi meteorologici imponenti (che ormai sono sempre più frequenti). Per garantire l’esecuzione in sicurezza di questi interventi, durante le ore notturne le due corsie della strada sono state chiuse al traffico, finora, in modo alternato. Adesso l’Anas, responsabile della Variante, ha stabilito lo stop al traffico su entrambi i sensi di marcia dalle 21 alle 6, fino al giorno di Ferragosto. Inoltre, dal 12 agosto all’8 settembre, è prevista la chiusura al traffico 24 ore su 24 del tratto compreso tra le uscite Caserta Ospedale e San Leucio della Galleria “Parco della Reggia”, in direzione Santa Maria Capua Vetere.
Nonostante i continui lavori, la Variante si dimostra ancora pericolosa. Al fine di evitare il traffico a velocità elevata, è stata prevista l’installazione di tutor. Tali dispositivi saranno collocati nel tratto di competenza del Comune di Caserta, con l’obiettivo di fungere da deterrente per coloro che non rispettano i limiti di velocità. La pericolosità della strada è stata confermata dal fatto che è stata inclusa tempo fa dall’Osservatorio per il monitoraggio dell’incidentalità stradale della Prefettura tra le vie più pericolose della provincia. Con una lunghezza notevole che supera i 17 chilometri, la Variante attraversa i territori di Maddaloni, Caserta, Casagiove, San Prisco, Casapulla e Santa Maria Capua Vetere. Già nel 2018 furono installati due autovelox all’uscita di Caserta Tuoro e Caserta ospedale, ma rimasero operativi per un breve periodo (meno di un anno): vennero disattivati quattro anni fa.
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