Caso Diciotti: la base M5S si spacca al Senato sul voto a Salvini

Base M5S divisa sul voto del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti

Foto LaPresse/Emiliano Albensi

ROMA – La Base M5S si spacca sul voto del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti. A leggere i commenti sul blog delle Stelle, ma anche sulle pagine Facebook dei big grillini, appare evidente la spaccatura della base riguardo al voto che spetta alla Giunta sulle immunità di Palazzo Madama.

Il pomo della discordia

La discussione agita gli attivisti come i vertici pentastellati, indecisi sul da farsi. Anche se un cambio di rotta sembra ormai dietro l’angolo, con la riflessione emersa nella riunione in tarda serata tra Di Maio e i membri M5S in giunta.

Si rischia un caso boomerang

“Qui non si tratta decidere sull’immunità di Matteo Salvini, ma sul legittimare o meno un atto di governo compiuto da un ministro. Se i 5 Stelle voteranno per il sì a processare Salvini faranno un’azione contro se stessi – scrive un attivista sul blog delle Stelle – perché al governo c’erano anche loro sul caso DiciottiAutorizzare i magistrati a procedere sarebbe “un errore colossale dalle conseguenze inimmaginabili”, scrive un altro simpatizzante 5 Stelle.

Salvini rischia

“L’opinione pubblica non la prenderà affatto bene – si legge in un commento – anche perché per una accusa assurda Salvini rischierebbe la legge Severino. Se ogni volta che arrivano dei migranti senza documenti e provenienza dubbia lo Stato li deve accogliere subito, senza un controllo preventivo, si mina la sicurezza dei cittadini”. Ma c’è anche chi se la prende col “furbetto Salvini”, “che prima fa il bullo – si sfoga un attivista – e poi si intesta l’ennesima giravolta nel silenzio vergognoso dei media”. E allora, incalza un altro militante grillino, “processiamolo sì questo bulletto 2.0”.

Le contraddizioni

“Questa mossa giudiziaria – mette in guardia un attivista è stata fatta per far cadere il governo. Cinque stelle, non cascateci”. Ma c’è anche chi la pensa diversamente e accusa il Movimento di essere a un passo dal tradire i suoi valori. “Siete ridicoli, come una prostituta che faccia la morale alle colleghe di bordello per non essere caste”, scrive un attivista sulla pagina Facebook di Di Maio, dando per scontato che i 5 Stelle voteranno contro l’autorizzazione a procedere. “Avrà il M5S la coerenza di non negare il processo a Salvini – chiede polemico un sostenitore grillino – o si comporterà come tutti gli altri, perdendo non solo il mio voto, ma quello di tutti i ‘fessi’ che hanno creduto in un cambiamento? Pensate a far processare Salvini invece di guardare la pagliuzza nell’occhio altrui”.

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