MILANO – Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato la misura cautelare emessa dal gip di Pavia nei confronti di Schmuel Peleg, il nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. La misura aveva dato il via alla procedura di arresto internazionale (ancora non eseguito) per l’uomo, che si trova in Israele es è accusato di aver rapito il nipote a Pavia l’11 settembre per portarlo a Tel Aviv. I giudici del Tribunale del Riesame, a quanto si è saputo, si sono riservati di depositare le motivazioni, senza però indicare un termine. Il nonno, per il gip di Pavia Pasquale Villani insieme al complice Gabriel Abutul Alon, dipendente della società BlackWater, specializzata in operazioni paramilitari, avrebbe messo in atto un piano per rapire il nipote, che viveva a Pavia con la famiglia della zia paterna Aya Biran, sua tutrice legale. Il nonno e il complice, con l’aiuto della nonna materna Esther Cohen (anche lei indagata dalla Procura di Pavia) l’11 settembre hanno portato il bambino a Lugano all’insaputa della zia Aya. Da lì, con un volo privato, hanno raggiunto Tel Aviv. Un blitz per il quale il gip di Pavia, su richiesta del procuratore Mario Venditti e del pm Valentina De Stefano, ha chiesto la misura cautelare in carcere per il nonno e in complice, dando il là alla procedura per la misura del mandato d’arresto internazionale (che deve essere ancora eseguita). Adesso anche il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato la richiesta d’arresto per il 58enne ex colonnello dell’esercito israeliano in pensione.
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Caso Eitan: riesame conferma misura cautelare per nonno Peleg
Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato la misura cautelare emessa dal gip di Pavia nei confronti di Schmuel Peleg, il nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.