Caso ex Ilva, blitz dei carabinieri del Noe nello stabilimento. Carteggio tra la procura di Taranto e quella di Milano

La verifica riguarda l'operazione di bonifica nella struttura e le attività di manutenzione per la sicurezza sul lavoro

Foto Donato Fasano - LaPresse

TARANTO – Blitz dei carabinieri del Noe nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto. La verifica dei militari dell’Arma riguarda l’operazione di bonifica in corso nella struttura e le attività di manutenzione per la sicurezza sul lavoro. L’Ispra collaborerà con le indagini. L’attenzione dei carabinieri mira ad accertare se c’è stato un depauperamento delle materie prime, se sono state mantenute in manutenzione e se gli impianti siano pericolosi per gli operai. All’attenzione del Noe anche i parchi minerali, i nastri trasportatori, gli altiforni e le acciaierie.

Il blitz

Secondo fonti giudiziarie c’è stato uno scambio di atti istruttori tra le procure di Taranto e quella di Milano: “C’è pieno coordinamento e piena sintonia tra le due Procure nell’ambito dei rispettivi filoni investigativi. Non c’è alcun conflitto”. Gli inquirenti lombardi ipotizzano reati di distrazione di beni mentre Taranto indaga per disservizi di mezzi e appropriazione indebita.

La questione pagamenti

Intanto prosegue il presidio dello stabilimento ArcelorMittal da parte delle ditte che rivendicano il pagamento delle fatture. Confindustria ieri aveva parlato di pagamenti agli autotrasportatori nella quasi totalità della platea per il 70% del fatturato e per le altre articolazioni circa il 50%. Tutti gli imprenditori che partecipano al presidio sostengono invece che “sono stati pochi gli avvisi di pagamento” e si sentono “disorientati”.

Umberto Caiazzo

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